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Coronavirus Campania, De Luca: “Pur di fare sciacallaggio vogliono infangare la nostra regione, parleranno le vie legali. Il Governo ha fatto errori clamorosi, ma oggi le condivido dopo l’ultimo Dpcm”

de luca

Nella giornata di oggi, venerdì 4 dicembre, verrà firmata una nuova ordinanza che entrerà in vigore da domenica 6 dicembre per il passaggio da zona rossa ad arancione. Dati in calo rispetto a quelli delle settimane precedenti ma che ancora non bastano a relegare la Campania in una zona gialla e quindi con meno restrizioni. Sono infatti 21 i parametri che il ministero della Salute valuterà per il cambio di zona. Novità previste nelle prossime ore. Intanto il presidente di regione Vincenzo De Luca è intervenuto nella sua consueta diretta Facebook del venerdì.

Coronavirus Campania, De Luca: “Pur di fare sciacallaggio vogliono infangare la nostra regione, parleranno le vie legali. Il Governo ha fatto errori clamorosi, ma oggi le condivido dopo l’ultimo Dpcm”

“Ci stiamo attrezzando per i vaccini anti Covid. Contiamo, per la prima decade di gennaio, di fare un’esercitazione generale per verificare il piano organizzativo messo in piedi. Seguiremo in maniera puntuale il piano. Stiamo rifornendo tutte le strutture territoriali di congelatori a meno 80 gradi per essere pronti già a meta gennaio per mettere in piedi un piano di vaccinazioni straordinario. Anche sulle vaccinazioni anti Covid saremo all’avanguardia in Italia”. De Luca ha spiegato di aver chiesto “al Ministero della Salute qual è il dato reale delle terapie intensive disponibili, non quelle comunicate, e qual è la differenziazione tra i tamponi che si fanno. Vi erano Regioni d’Italia che per settimane ci hanno detto che facevano 20mila, 50mila, 100mila test, poi improvvisamente sono scese. Oggi la Campania è fra le due o tre che fanno più test veri al giorno. Test molecolari veri, non test truffa”.

“Ci sono regioni che trasmettono un dato inverosimile di posti letto di terapia intensiva per far abbassare la percentuale dei ricoveri. Sarà chiaro che la Campania è una delle pochissime regioni che ha trasmesso dati veri. In Italia ci troviamo di fronte a dati clamorosamente falsati. La Campania è tra le due o tre regioni che fanno test veri, molecolari, non test truffa. Tutte le falsificazioni delle emittenti cercano di far aumentare i loro ascolti diffamando la regione, per spostare l’attenzione dal nord a Napoli. Inutile parlarne ancora, parleranno le vie legali. Continuo a dire che abbiamo il più basso tasso di mortalità in Italia, abbiamo combattuto una guerra a mani nude. Abbiamo retto meglio degli altri la seconda ondata di epidemia, la verità verrà fuori presto. Il Governo nazionale ha commesso errori clamorosi, ma lasciamo perdere, al di là delle zone, che non hanno logica. Noi stiamo ottenendo dati positivi dopo le nostre scelte, frutto delle scelte dettate con maggior rigore rispetto al Governo. Zona rossa è propaganda, trovo intollerabile le chiusure dei negozi di abbigliamento o calzature. Ma apri invece il barbiere che sta nel comune più lontano. Guerriglia urbana da parte di qualcuno che o era un delinquente o non ha capito che per salvarci avevamo bisogno di rigore, non caos informativo. La nostra proposta era di chiudere tutto ad ottobre, oggi saremmo in una condizione diversa. Oggi condivido le decisioni dell’ultimo decreto del consiglio dei ministri, sono d’accordo. Ma in Campania saranno vietate anche gli spostamenti nelle seconde case, ve lo anticipo. Umanamente comprensibile che ci sia sofferenza per il momento e la situazione decisa per il Natale. Ma a gennaio avremo il picco dell’influenza e rischiamo una situazione umanamente non difficile, ma drammatica. Il sacrificio sarà ripagato dalla tranquillità che daremo ai nostri amici e parenti per evitare un nuovo picco di epidemia Covid. Che passerà, sia chiaro, quindi dovremo affrontare argomenti delicati come far ripartire l’economia, il lavoro. Abbiamo presentato un Progetto Campania che si basa su 5 assi: sviluppo sistema industriale-agricolo d’avanguardia, soluzione dei problemi strutturali storici della Campania per essere la regione più green e monitorata d’Italia, riqualificazione urbana delle grandi periferie, aiuti a fasce deboli e disabili, informatizzazione e sburocratizzazione di tutte le attività amministrative. Dobbiamo essere pronti ad utilizzare tutti i Fondi Europei disponibili, sperando che la manfrina nazionale in merito termini. Stiamo preparando un parco progetti esecutivi, per marzo vogliamo approvare il nuovo Piano 2021/27 per i finanziamenti comunitari. Non vogliamo perdere l’ultimo treno per fare dell’Italia, nuovamente, uno dei Paesi più sviluppati del mondo. Ma abbiamo classi politiche impoverite ed invigliacchite incapaci di parlare un linguaggio di verità ai cittadini”, conclude.

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