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Covid-19 in Italia: contagi in discesa ma il pericolo della terza ondata è dietro l’angolo

Covid-19

In Natale è alle porte e l’originalità di quest’anno è evidente. Un Natale ai tempi del Covid-19, con misure stringenti per cercare di arginare il numero di contagi nel Paese. I provvedimenti restrittivi di questo mese hanno portato i loro frutti: in Italia, effettivamente, la calata dei contagi si è avuta, ma con un ritmo molto lento, anche proprio per la natura maggiormente elastica delle misure adottate questa volta, rispetto a quelle di marzo. Si affaccia prepotentemente un pericolo: la terza ondata. Ne parla Il Mattino.

Covid-19 in Italia: contagi in discesa ma il pericolo della terza ondata è dietro l’angolo

“La terza ondata di gennaio, a ridosso dalla riapertura delle scuole, rischia di partire quando la seconda non sarà ancora esaurita, su una base di positivi troppo estesa. Il numero dei nuovi casi giornalieri sta diminuendo, ma più lentamente di quanto si sperasse. Nell’ultima settimana c’è stata una flessione di infezioni del 18,5% rispetto a quella precedente. Questo va bene, perché si ammorbidisce la curva, va male perché è una percentuale bassa. Arriveremo alla terza ondata on ancora troppo virus in circolazione, con molti posti ancora occupati negli ospedali e con le difficoltà del tracciamento. Non si tratta di essere allarmisti ma di guardare con freddezza i numeri”.

“Sappiamo che all’orizzonte, probabilmente da fine gennaio, c’è l’inizio della campagna di vaccinazione anti-Covid che gradualmente ci porterà fuori dall’incubo. Bisogna però essere estremamente prudenti nei comportamenti e consapevoli che, come ha detto Anthony Fauci per gli Stati Uniti, i primi mesi del 2021 saranno quelli più difficili”.

“Mettiamo in fila alcune cifre. Ieri: 18.887 nuovi casi. media giornaliera dell’ultima settimana: 20.527. Media giornaliera della settimana precedente: 25.191. Ad oggi abbiamo in Italia 755.306 persone positive, di cui 34mila in ospedale. I pazienti Covid ricoverati sono diminuiti, ma solo perché ci sono molti guariti e purtroppo anche molti decessi (ieri 564); i nuovi ingressi in Terapia Intensiva, anche nelle ultime 24 ore, sono stati 150”.

Emiliana Gervetti

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