Home » Paolo Rossi, l’ultimo saluto al Duomo di Vicenza. Durante l’omelia: “Ha vissuto la malattia con garbo e discrezione”
Altre squadre Juventus Napoli OF News

Paolo Rossi, l’ultimo saluto al Duomo di Vicenza. Durante l’omelia: “Ha vissuto la malattia con garbo e discrezione”

Sulla bara di Paolo Rossi c’è anche la maglia azzurra, nel Duomo di Vicenza ci sono anche gli stendardi della Juventus e del Vicenza, le sue ex squadre. Presenti gli amici di sempre, gli eroi del 1982 che l’hanno accompagnato per l’ultimo saluto: circa trecento le persone al Duomo di Vicenza. Fra gli altri il sindaco Francesco Rucco e Roberto Baggio. Dopo i funerali, la salma verrà cremata per poi essere riportata a Bucine, in provincia di Arezzo, dove in Val d’Ambra riposerà vicino alla moglie e alle figlie.

Paolo Rossi, l’ultimo saluto al Duomo di Vicenza. Durante l’omelia: “Ha vissuto la malattia con garbo e discrezione”

Sono stati gli ex compagni del Mondiale di Spagna 1982 a portare in spalla il feretro di Pablito nel Duomo di Vicenza. In testa Marco Tardelli e Antonio Cabrini, poi Giancarlo Antognoni, Fulvio Collovati, Alessandro Altobelli e Franco Causio, Lele Oriali, Beppe Dossena, Daniele Massaro, Beppe Bergomi, Franco Baresi e Giovanni Galli. Con loro anche il figlio di Paolo Rossi, Alessandro. All’esterno i cori della gente ad intonare il suo nome. “Paolo ha vissuto la malattia con il garbo e la discrezione di sempre. La sua grandezza è stata di essere un fuoriclasse, ma mai un personaggio. Ora ti allenarsi nella Coverciano del cielo” ha detto don Pierangelo Ruaro, delegato dal vescovo, nell’omelia durante il funerale di Paolo Rossi. E ha raccontato Paolo come cristiano. “In una recente intervista diceva ‘appartengo ad una generazione per la quale i valori cristiani erano importanti’. È stato chierichetto. Ha iniziato a giocare nella squadra messa su del prete della parrocchia. Una settimana in seminario gli è bastata a fargli capire che quella non era la sua strada. Non sono un bigotto e credo fermamente che siamo di passaggio su questa terra, per preparare una vita futura. La sua fede era fatta di quotidianità, di gentilezza, rispetto, semplicità ed umiltà”. L’omelia si è conclusa con una citazione di una canzone di Renato Zero: “Benedici Signore attori, musicisti, fantasisti e il popolo del circo. Tutta questa gente che comunica felicità attiva, positiva e generosa”. E ha concluso il sacerdote: “Dentro questo elenco mettiamo anche te, Paolo, grazie per aver fatto sognare tanta gente e insegnato a vivere. E a te, Signore di avercelo donato”. La società Perugia renderà omaggio domani a Rossi. Il feretro del campione del mondo sarà accolto verso le 9 nella zona dello stadio Curi a Pian di Massiano in una cerimonia che “avverrà in forma strettamente privata” alla presenza dei familiari di Pablito, fra cui la moglie, la giornalista perugina Federica Cappelletti e una delegazione della società biancorossa. Poi il feretro sarà di nuovo trasportato al cimitero per la cremazione.

Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com