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Coronavirus Italia, dal Cts richiesta al Governo di misure più rigide per vacanze di Natale

Misure da consolidare ed eventualmente estendere e rafforzare con una sorta di lockdown per tutto il periodo di Natale: è quanto avrebbero detto, secondo quanto si apprende, gli esperti del Cts nella riunione con il premier Giuseppe Conte e con i capi delegazione. La necessità di una nuova stretta, come spiegato dai tecnici, è legata all’impossibilità da un lato di un controllo capillare del territorio e dall’altro a dati ancora “preoccupanti”, con un’incidenza dei nuovi casi ancora troppo alta (nell’ultimo monitoraggio era di 193 ogni 100 mila abitanti, quando dovrebbe essere a 50 ogni 100 mila per poter garantire il tracciamento).

Coronavirus Italia, dal Cts richiesta al Governo di misure più rigide per vacanze di Natale

Servirebbero dunque misure più rigide, estese a livello nazionale, per evitare che le vacanze di Natale si trasformino nella premessa di una devastante terza ondata a gennaio: è quanto gli esperti del Comitato tecnico-scientifico avrebbero ribadito al Governo nella riunione con il premier e i capigruppo governativi. Gli scienziati avrebbero ripetuto la contrarietà ad allentare le restrizioni, in particolare gli spostamenti tra comuni, sottolineando invece la necessità di stringere le maglie nei giorni più a rischio delle ferie natalizie, specie dopo le immagini degli assembramenti di ieri nelle maggiori città italiane. I numeri, secondo il ragionamento dei tecnici, non consentono rilassatezze e sono ben diversi da quelli che si registravano all’inizio dell’estate, quando le riaperture trovarono una curva epidemica ridotta ai minimi termini. Oggi che l’incidenza è ancora altissima, 193 casi per 100mila abitanti (quando la soglia ritenuta di rischio è 50), e il tracciamento dei contatti è di fatto saltato da due mesi (senza contare un sistema sanitario ancora sotto stress), non è pensabile, secondo gli esperti, dare il segnale di un’apertura
generalizzata che renderebbe oltretutto impossibile, come si è visto ieri, il controllo capillare in vie e piazze, nonché sui mezzi pubblici per evitare sovraffollamenti.

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