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Coronavirus Italia, Ricciardi: “Gli inglesi hanno avvertito un po’ tardi, la variante del virus è in Italia da novembre”

“Credo sia probabile che la variante sia arrivata in Europa e in Italia già nei mesi scorsi, ma non lo sappiamo. Forse già a novembre, considerato il flusso di viaggiatori dalla Gran Bretagna”, ha sottolineato il consulente scientifico del ministero della Salute ospite a ‘Buongiorno”. “Il tracciamento in Italia non ha funzionato”, ha aggiunto, sottolineando che “limitare la mobilità è l’unica cosa possibile”.

Coronavirus Italia, Ricciardi: “Gli inglesi hanno avvertito un po’ tardi, la variante del virus è in Italia da novembre”

“È possibile che il virus inglese sia già in circolo da tempo, però non lo sappiamo ancora, perché dobbiamo accertare se effettivamente è stato così. È probabile che da Londra, dal sud dell’Inghilterra questa variante si sia già diffusa in Europa e probabilmente non solo in Europa. Io credo che già a novembre” possa essere arrivata in Italia. È difficile dirlo, però da Londra si è diffuso in Kent, nel sud dell’Inghilterra, in Scozia. Probabilmente da Londra, che è uno dei più grandi aeroporti internazionali, si è diffuso in tutto il mondo”. Così Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, ospite a Sky. “Il tracciamento in Italia non ha funzionato – ha sostenuto il consulente scientifico -. Non ha prevalso la linea del ministro Speranza, che era più rigorista. non ci siamo preparati adeguatamente nelle comunità a tracciare. Non abbiamo rafforzato quella macchina di diagnostica e tracciamento che ha consentito a Paesi come l’Australia e la Nuova Zelanda di celebrare il Natale normalmente”. “Quello che ci ha insegnato questa pandemia – ha proseguito Ricciardi – è che non risolvi il problema economico se non risolvi quello sanitario. Le misure attuali sono efficaci a livello di principio, il problema è la tempistica, se si pensa di attenuare questa curva epidemica con dei giorni è un’illusione, se invece si pensa di attrezzarsi per resistere settimane si ha una possibilità di vincita”. “Dipende da noi, se limitiamo la mobilità, stiamo a casa e riprendiamo il tracciamento questa curva la conteniamo. Se continua di questo passo avremo 40 mila morti a febbraio”. “Gli inglesi – prosegue Ricciardi – hanno fatto una cosa molto importante, hanno finanziato un consorzio dei migliori centri di sequenziamento genomico virale e hanno sequenziato centinaia di casi. Poi si sono resi conto che questa variante era un po’ più contagiosa rispetto all’altra e hanno dato l’avvertimento al mondo un po’ troppo tardi, perché se avessimo avuto la possibilità di saperlo prima probabilmente saremmo stati più all’erta. La chiave del vaccino funziona ancora”, ha però sostenuto. “Le mutazioni nei virus avvengono costantemente, però di fatto raramente alterano completamente questa serratura. In questo momento, dai dati che ci hanno dato i colleghi inglesi, questa serratura non è alterata. Quindi questa chiave vaccinale è ancora in grado di aprire e di proteggerci. Naturalmente dobbiamo continuare a monitorare, ma il monito e l’incoraggiamento è accelerare la vaccinazione, per proteggere più persone e nel modo più rapido possibile”.

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