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Coronavirus Italia, Poli: “Peggio che a Pasqua. Al primo sintomo fate il tampone”

“Una terapia fatta tempestivamente può evitare un peggioramento, soprattutto se c’è febbre alta”, sottolinea l’esperta al portale della rosea, Gazzetta Active.

Coronavirus Italia, Poli: “Peggio che a Pasqua. Al primo sintomo fate il tampone”

Federica Poli, pneumologa dell’IRCCS Policlinico San Donato di Milano, lo dice senza giri di parole: la dottoressa era alla guida del reparto Covid del Policlinico San Donato durante la cosiddetta prima ondata di coronavirus Sars-CoV-2 e vi è tornata lo scorso ottobre. “La situazione è molto simile alla prima ondata – ammette a Gazzetta Active -, anche se l’età dei decessi è più alta. Sono più numerosi i grandi anziani che ne escono meglio e in maniera più veloce, c’è una migliore risposta alle terapie. C’è un miglioramento ma la gente muore ancora. Non siamo ancora in affanno, ma siamo tuttora in piena epidemia. Poi che questo possa essere gestito è un altro discorso: non ci sono le file fuori dai pronto soccorso, ma siamo ancora pieni”. E aggiunge: “In questo momento storico se una persona ha anche solo una febbricola e un minimo di sintomi riconducibili al Covid come mal di gola, tosse, raffreddore, dolori muscolari è bene che faccia il tampone. Se uno sa di avere il tampone positivo per tempo si può curare per tempo. Poi se sta bene sta a casa sua, ma è più all’erta e appena i sintomi dovessero peggiorare va in pronto soccorso. Una terapia fatta tempestivamente può evitare un peggioramento. Soprattutto se c’è febbre alta: la febbre alta vuol dire carica virale alta. Consiglio comunque un tampone in questo momento storico, anche con un solo sintomo”. E conclude che “da un punto di vista medico-epidemiologico noi siamo messi peggio che a Pasqua. E nonostante questo abbiamo riaperto. Allora avevano tenuto chiuso, adesso hanno riaperto pur essendo l’epidemia ancora in fase evolutiva: è vero che non siamo in affanno come posti in ospedale, ma la qualità delle persone che vengono ricoverate è di persone con la polmonite. Abbiamo riaperto, e quando riapri la gente si muove. Purtroppo mi aspetto un peggioramento della situazione dopo Natale”.

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