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Juventus, de Ligt: “Adesso c’è più flessibilità rispetto a Sarri. Il campionato qua è una grande sfida”

De Ligt Juventus

A The Athletic, il difensore olandese ex Ajax parla della sua esperienza in Italia: “Per un difensore è sempre una grande sfida mettersi alla prova da straniero con il campionato italiano, ma io adoro le grandi sfide”.

Juventus, de Ligt: “Adesso c’è più flessibilità rispetto a Sarri. Il campionato qua è una grande sfida”

“Quando avevo 15 anni, giocavo a centrocampo, ero un numero 6 e i miei riferimenti erano Busquets e Pirlo. Sono molto fortunato a giocare con quasi tutti quelli che guardavo da piccolo. Bonucci è bravissimo in costruzione e così gli parlo molto e guardo cosa fa. Chiellini è ottimo in marcatura e cerco di imparare da lui. E in nazionale gioco con Van Dijk. È una grande sfida per un difensore mettersi alla prova in un paese come l’Italia da straniero. Pensavo che sarebbe stato il miglior step da fare per me e non me ne pento. Sono molto felice della mia scelta. Sono cambiate molte cose: il modo di difendere, la posizione (da destra a sinistra), il paese, i compagni. All’Ajax dovevo tenere d’occhio l’attaccante avversario, alla Juventus improvvisamente dovetti dimenticare tutto quello che avevo imparato e dovevo guardare i miei compagni. Non ero abituato. All’inizio in molti momenti ho dubitato di me stesso. Cosa dovrei fare? mi chiedevo. A questi livelli i millisecondi sono importanti, a volte ero un po’ in anticipo o un po’ in ritardo. In Italia ogni buon attaccante ti mette in difficoltà e si pretende molto dai difensori, non si possono commettere errori. Adesso in costruzione abbiamo più flessibilità rispetto all’anno scorso. Prima ognuno sapeva cosa doveva fare ma a volte ci mancava elasticità, ora ne abbiamo di più e mi piace molto, è più simile all’Ajax. Ci si basa di più sull’intuizione del giocatore e quando sento di poter fare quello che voglio allora va tutto bene. La comunicazione è fondamentale. Sento davvero che migliorando il mio italiano la gente capisca che tipo di persona sono. Mi rende tutto più facile dentro e fuori dal campo. Io e la mia fidanzata Annekee siamo cresciuti in una cittadina molto tranquilla in Olanda, con molta natura intorno. Molti dicono di voler andare a Milano o a Roma, ma ciò che adoro di Torino è che è silenziosa, non ci sono molti turisti e molto traffico, ci sono molti parchi e boschi.”

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