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Uefa, Uva sul razzismo: “Il calcio fa la sua parte, ma non può sostituirsi all’educazione di base”

Razzismo

UEFA UVA RAZZISMO – “Il calcio sta facendo e farà  la sua parte. Ma non può sostituirsi all’educazione di base” ha affermato Michele Uva, che per quattro anni ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della Uefa. Nel corso dell’intervista a Il Corriere della Sera ha parlato del suo prossimo incarico come direttore del dipartimento di ‘calcio e responsabilità sociale’ e ha voluto chiarire i suoi primi obiettivi.

Dalla sostenibilità ambientale degli eventi al razzismo, gli obiettivi di Uva nel suo prossimo incarico

“In quel colloquio c’è un bel riassunto di ciò che ci aspetta – spiega Uva – Dalla sostenibilità ambientale degli eventi e degli stadi al razzismo, dal sessismo ai progetti sui rifugiati, fino alla parità di genere: dobbiamo coniugare il calcio e la società civile e fare in modo che il nostro mondo sia di esempio per i milioni di fans a cui si rivolge. Ci sono poi i 17 obiettivi di Sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite che potranno essere una traccia importante per la crescita sociale del calcio”.

Serena Grande

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