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Inter, Conte: “Scudetto? Abbiamo il dovere di provarci. Il Crotone è ostico. Nainggolan? Gli auguriamo il meglio…”

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“Ci dobbiamo aspettare una partita impegnativa come penso lo siano tutte in Serie A. Affrontiamo una squadra galvanizzata dall’aver chiuso l’anno passato con una promozione e una vittoria nell’ultima partita, quindi bisognerà fare molta attenzione. Ripartire dopo le feste è sempre una grande incognita, però sappiamo l’importanza di continuare la serie positiva che stiamo tenendo. Noi non dobbiamo lanciare messaggi ma confermarci tra le squadre che devono provare a vincere. Dobbiamo continuare ad essere credibili e tra quel gruppetto di squadre che possono lottare per vincere”. Così il mister nerazzurro alla vigilia della partita casalinga contro gli squali di Stroppa.

Inter, Conte: “Scudetto? Abbiamo il dovere di provarci. Il Crotone è ostico. Nainggolan? Gli auguriamo il meglio…”

“Quando sei qui hai il dovere di credere di lottare fino alla fine per cercare di raggiungere sempre il massimo. Per quel che riguarda eventuali incontri che ho avuto con la società è giusto che rimangano privati e ci sia sempre rispetto nei confronti di tutti. Distacco dalla Juve? Ciò che è emerso in maniera chiara è che in questo campionato c’è molto più equilibrio rispetto agli scorsi. Non ci sono partite facili, te le devi sudare tutte. È un campionato dove alla fine emergeranno valori come lavoro, organizzazione e tutti questi aspetti che poi portano a primeggiare e vincere. Nainggolan via? È inutile tornare su argomenti passati e giocatori che non fanno parte dell’Inter. Auguro a Radja le migliori fortune per questa seconda parte di stagione, lo salutiamo e lo abbracciamo con affetto. Dopo un anno e mezzo di lavoro insieme la squadra ora si può permettere anche varianti a partite in corso. Diverse volte abbiamo giocato anche con Sanchez dietro le due punte, ad esempio. Ora sicuramente possiamo permetterci delle varianti durante la partita, poi è importante che i concetti base non subiscano delle variazioni in caso di momenti in cui c’è bisogno di un po’ più di improvvisazione. Noi sappiamo che quello che abbiamo fatto ce lo siamo costruiti su determinate basi e soluzioni che oggi conoscono tutti i calciatori. Innanzitutto colgo proprio l’occasione per salutare mister Trapattoni che è stato un secondo padre per me, dato che è da un po’ che non lo sento, e gli faccio anche gli auguri di buon anno. Detto questo lui ha fatto cose importanti ed è nella storia dell’Inter visto che ha vinto con il record di punti. Non oso assolutamente paragonarmi a lui perché stiamo parlando di un’icona calcistica. Al tempo stesso spero di fare qualcosa di importante come ha fatto lui”.

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