Home » Bologna, Mihajlovic: “Arbitri? Certe cose non mi stanno bene e non posso stare zitto”
Bologna Interviste

Bologna, Mihajlovic: “Arbitri? Certe cose non mi stanno bene e non posso stare zitto”

Mihajlovic

MIHAJLOVIC GENOA BOLOGNA – Dopo aver incassato in extremis il pareggio nel match casalingo contro l’Udinese, il Bologna scende nuovamente in campo contro il Genoa per la diciassettesima giornata di Serie A. A Marassi, fischio d’inizio in programma alle ore 18 per il secondo anticipo di giornata. Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara, Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, ha così presentato la sfida ai liguri senza dimenticare la gara pareggiata con l’Udinese:

“Devo ripetere quello he ho detto dopo la partita e provo a spiegarmi meglio: finché eravamo 11 contro 11 non c’era stata partita, penso che la avremmo portata a casa quasi sicuramente. Dopo in 10 abbiamo sofferto e alla fine il pareggio è stato giusto. Mi rode aver preso gol nel recupero ma se lo avessimo preso prima magari avremmo anche perso. Ho parlato anche con i ragazzi, ho fatto i complimenti per il primo tempo e per come abbiamo difeso nel secondo. Quello che dobbiamo migliorare è il giocare in 10, perché non possiamo smettere di attaccare e pensare solo a difendere. Sono sicuro che se in quel momento fossimo stati in svantaggio avremmo provato a offendere. Noi giochiamo a calcio e dobbiamo farlo vedere. Dobbiamo imparare a sacrificarci di più anche se siamo in inferiorità, lo hanno fatto in fase difensiva ma non in fase offensiva. La mia squadra deve continuare a giocare a calcio, anche in 10, prendendosi qualche rischio in più per vincere. Questa deve essere la mentalità.

Con l’arbitro mi sono arrabbiato perché ho avuto la fortuna o sfortuna di assistere la settimana prima all’arbitraggio di Orsato e ho visto quanto parla con i giocatori, come spiega le situazioni. Ayroldi nei primi 10/20 minuti non fischiava e mi piaceva, poi ha iniziato a fischiare tutto. C’è un abisso tra un tipo di arbitraggio e l’altro e non mi sembra giusto che in serie A ci sia questa differenza. L’arbitro deve avere una buona gestione psicologica della gara, tutti sono buoni ad ammonire ma bisogna anche capire i momenti. Non esiste che ogni fallo sia un’ammonizione.

In squadra non ho dei picchiatori, giochiamo a calcio e non andiamo a menare. Gli arbitri dovrebbero fare tutti come Orsato: spiegare, capire le situazioni. Io ho fiducia negli arbitri, so che abbiamo arbitri bravi, però a volte certe cose non mi stanno bene e non posso star zitto. Cerco di spiegare il mio punto di vista e credo che molti del nostro ambiente lo condividano.

Tre partire in sei giorni: un tour de force. In avanti, tra Barrow e Palacio chi è più stanco?
Sono tutti stanchi. E’ la terza partita in sei giorni e so che non tutti possono darmi il 100% per 90 minuti ma gli chiedo di darmelo per il tempo che riescono. Faremo qualche cambio sicuramente. In difesa siamo un po’ in difficoltà. Dijks è da un anno che non gioca e alla terza partita in sei giorni rischia di farsi male, poi Calabresi… Sicuramente cambieremo qualcosa ma so che tutti daranno il massimo.

Domani tocca a Vignato?
Io sono di parola, nel bene e nel male.

De Silvestri non lo recuperate?
Penso di no, così mi hanno detto.

Soumaoro cosa può darti e cosa pensi del suo arrivo? A questo punto è importante anche un rinforzo in attacco?
Lo abbiamo preso perché è andato via Denswil, per ora è un cambio numerico. Lo conosciamo dall’anno scorso, contro di noi fece bene. Però negli ultimi tempi ha giocato poco. Ora come gerarchie parte dietro Danilo, Tomiyasu, Paz… Poi nel tempo se sarà bravo a scalarle vedremo. Per ora ha fatto 3 partite in campionato e 3 in Europa League, sicuramente fisicamente non sta ancora bene, anche pensando al tipo di gioco che facciamo. Tuti abbiamo fiducia in lui e ringrazio la società che ha puntato su un giocatore che se tutto va come deve andare si dimostrerà un ottimo acquisto. Faccio il mio in bocca al lupo a Denswil perché è un grande professionista che qui non ha trovato spazio ma è un ragazzo d’oro.

Il Genoa comincia ad avere l’acqua alla gola. Quali sono i pericoli maggiori del loro gioco?
Sono una buona squadra. Hanno 12 punti perciò è come tutte le altre una partita difficile. Noi andiamo là per vincere, seguendo i nostri principi, convinti che giocando come stiamo facendo otterremo buoni risultati. Sarà una partita combattuta, loro hanno buoni giocatori ma non ci preoccupiamo più di tanto dell’avversario. Io penso più alla mia squadra.

Cos’ha visto di nuovo nelle ultime partite del Genoa?
Ho visto il nuovo allenatore, qualche cambio, ho visto Destro che finalmente è tornato a far gol e sono contento…è anche diventato papà. Quando si diventa genitori ci si sveglia, si fa tutto per i figli. Sono contento per lui, spero che domani non segni però o che lo faccia quando noi saremo già in vantaggio.

Nei giorni difficili di Destro a Castelrotto ci ricordiamo delle sue lacrime e della voglia di darti soddisfazioni…Cosa non ha funzionato?
“Negli anni precedenti al mio arrivo a Bologna non ha fatto quello che doveva, poi quando sono arrivato io ha cercato di alzare l’intensità, di mettere in campo la voglia, ma si faceva spesso male e non è riuscito a trovare continuità. A me Mattia è sempre piaciuto, però non è riuscito a fare bene qua e la scelta è stata quella di andare. Gli attaccanti vivono di gol e nel momento in cui segnano riprendono fiducia. Nel mio periodo a Bologna è stato sfortunato, non era abituato a allenarsi in quella maniera e ha faticato”.

Parlando dei tuoi allenamenti, sono sempre stati molto intensi…
Ormai nelle ultime settimane non facciamo più niente (scherza, ndr), son tutti allenamenti tattici, tutti giocano con il 3-5-2 perciò quello che ho detto un mese fa ormai i giocatori lo sanno a memoria.

Quando c’era la pausa invernale c’era la possibilità di fare un richiamo e lavorare di più, quest’anno viene a mancare anche questo.
Non a caso ci sono tutti questi infortuni. Non abbiamo avuto tempo di riposare. Abbiamo fatto tre partite a settimana in un mese e siamo rientrati con di nuovo tre partite ravvicinate. Avrebbero potuto spostare la ripresa più avanti. In queste circostanze i cinque cambi aiutano…ma se li hai.

Domani rientra Dominguez, giocatore che a Firenze si è visto per quello che è. Cosa si aspetta di più da lui?
Gli manca solo il gol. Deve fare quello che ha fatto a Firenze, inserirsi bene coi tempi giusti e aumentare la percentuale realizzativa.

Ha parlato Roberto, il paziente malato di leucemia che ha incontrato al Sant’Orsola… Che messaggio manda a chi sta giocando questa partita
Un giorno una delle dottoresse mi ha mandato la foto di questo paziente con la bandiera del Bologna così un giorno che ero la per i controlli sono voluto andare a trovarlo. Ero tutto mascherato e pensavo che non mi riconoscesse nemmeno, ma invece mi ha riconosciuto subito. Abbiamo parlato tanto. Lui ha avuto un po’ di complicazioni e quello che ci siamo detti è che deve avere molta pazienza. Ho visto che era un po’ giù, ma poi parlando del Bologna e invitandolo a Casteldebole ho visto che si è un po’ ringalluzzito. Da fuori è difficile capire cosa passa uno quando sta la dentro. Io l’ho passato e anche da quella situazione ho cercato di imparare cos’ha da dirci la vita. Per questo, sapendo cosa fa bene sentirsi dire, ho voluto fargli visita e come per lui mi farà piacere aiutare con i miei comportamenti e le mie parole anche altre persone che stanno passando questo momento. Fa bene anche a me.”

Giovanni Maria Varriale

Se vuoi sapere di più sul Napoli tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com