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Spezia, Saponara si presenta: “Darò il mio contributo per la salvezza. Condivido le idee di Italiano”

“Sono venuto qui per portare la mia esperienza degli ultimi anni di Serie A a un gruppo di ragazzi giovani. Ovviamente cercherò di dare il mio contributo alla causa per provare a raggiungere l’obiettivo che è la salvezza”. Riccardo Saponara si presenta alla stampa con la maglia delle aquile. Ha già esordito, giocando uno scampolo di gara contro il Napoli al Maradona all’Epifania. “L’impatto è stato positivo. La squadra è giovane, conoscevo già alcuni ragazzi e questo mi ha aiutato ad integrarmi molto bene all’interno dello spogliatoio. La partita di Napoli mi ha aiutato ad entrare ancora di più in armonia con i ragazzi visto il risultato che abbiamo ottenuto e il modo di festeggiare tutti insieme. Ho trovato una squadra giovane, con entusiasmo, coraggiosa che si è presentata a Napoli con uno spirito impavido nonostante lo svantaggio. Dopo il pareggio lo spirito è stato quello di provare ad attaccare sempre alti, coprire spazi in avanti senza timore di lasciare campo alle spalle. Questa è una caratteristiche che sicuramente proviene dalla mentalità del mister, che contraddistingue questa squadra e che secondo me è una delle armi migliori di questo gruppo”.

Spezia, Saponara si presenta: “Darò il mio contributo per la salvezza. Condivido le idee di Italiano”

“Ho voglia di giocare a calcio, divertirmi, lavorare bene e imparare nuove cose, è anche questo ciò che mi ha spinto a venire qua: lavorare con un allenatore giovane, capire cosa c’è di nuovo nel lavorare con allenatori così giovani. Sono venuto qua con lo spirito di trasmettere le mie qualità calcistiche e umane e mi auguro di raggiungere gli obiettivi collettivi. Analogie con le squadre liguri in cui ho già giocato? Per descrivere analogie e differenze mi prendo un po’ di tempo perché la realtà di La Spezia non la conosco. La Liguria è una terra bellissima dove mi sono sempre trovato bene tant’è che sono ritornato dopo le due esperienze a Genova. Ho sempre lavorato in società affermate. E’ chiaro che lo Spezia è una squadra che ancora è in crescita rispetto a Genoa e Samp che sono due realtà più affermate. Però conosco gli interpreti e so che è una realtà con molti margini di miglioramento. Mi sento bene, ho avuto continuità di allenamenti a Firenze, nonostante i pochi minuti giocati. Nasco come trequartista però negli ultimi anni mi sono inserito in contesti dove questa figura non era prevista. Ho dovuto adattare le mie caratteristiche al modulo di gioco delle squadre in cui ho militato. Questo mi ha permesso di ampliare il mio bagaglio tecnico e oggi mi vedo un po’ come mezzala e come mezza punta. Questo dipenderà dal mister ma oggi ho una mentalità che non mi costringe all’interno di un unico luogo ma in un contesto organizzato credo che ci si possa esprimere bene indipendentemente dalla posizione in campo. Italiano? Con lui avevo parlato già in passato. Mi ha trasmesso i suoi principi che condivido a pieno, avendo lavorato con allenatori che credono negli stessi concetti come ad esempio Sarri e Giampaolo. So che questo modo di lavorare porta risultati quando si lavora con un gruppo giovane, disponibile a seguire le idee dell’allenatore e credo che finora i risultati si siano visti.”

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