Il.presidente del Collegio di Garanzia dello Sport Franco Frattini ha spiegato ai microfoni di Sky Sport i motivi della decisione del Coni: “In caso di pandemia la decisione finale va riconosciuta all’autorità sanitaria pubblica. Il Collegio di Garanzia ha valutato gli atti dell’Asl che secondo la legge italiana decide se una squadra possa partire per una trasferta. Abbiamo ritenuto che, già il 3 ottobre 2020, la Asl competente aveva stabilito che – vista la presenza di casi positivi – c’era un obbligo di isolamento e l’impossibilità a partire per Torino. Lo stesso protocollo federale della Figc faceva richiamo alle deliberazioni dell’autorità sanitaria nazionale e regionale, quindi la Asl che è l’unica autorità che deve stabilire se ci sono rischi per l’incolumità pubblica. Abbiamo ritenuto che la forza maggiore si fosse già realizzata il 3 ottobre, e il 4 ottobre ci fosse stata solo la conferma che non era possibile derogare. I protocolli consentono infatti una deroga. Con la sentenza il protocollo non è a rischio, esiste sia un principio di gerarchia delle fonti. L’idea di giocare in bolla, non può essere un obbligo ma una facoltà. La Asl ha valutato che questa facoltà non si poteva esercitare in quel caso specifico e neppure in bolla si poteva giocare. Le sentenze diverse nei tre gradi sono piani completamente diversi. C’è un’inchiesta della procura federale per valutare se quei comportamenti potessero o meno costituire violazione disciplinare. Noi dovevamo giudicare se ci fosse o meno la forza maggiore per trasferirsi a Torino. Abbiamo voluto sottolineare che, in questa fase, non si potevano mescolare le due questioni. Quello di un comportamento da valutare ai fini disciplinare, che non ci riguardava, e quello della impossibilità di prendere l’aereo e andare a Torino. Su questo abbiamo deciso”.
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com