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Coronavirus Italia, Speranza: “Senza le restrizioni natalizie avremmo altri numeri. Ora…”

Il divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici “si è dimostrata una norma ragionevole che ha funzionato nel periodo natalizio. Credo che avrebbe senso confermarla”.

Coronavirus Italia, Speranza: “Senza le restrizioni natalizie avremmo altri numeri. Ora…”

Lo ha detto su Rai Radio2 il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto nel programma di Tommaso Labate e Massimo Cervelli, Non è un paese per giovani. “Domani sarà il Parlamento ad esprimersi ed entro giovedì-venerdì avremo un testo definitivo. La situazione epidemiologica non è da sottovalutare, l’epidemia è ancora molto forte e per questo servono ancora restrizioni e comportamenti corretti”, ha ribadito Speranza. Senza le misure restrittive introdotte per le vacanze di Natale “avremo altri numeri”: è quanto avrebbe sottolineato, secondo quanto si apprende, il ministro della Salute Roberto Speranza dopo la riunione con le Regioni, invitando a guardare cosa sta succedendo nel resto d’Europa, dove c’è “una situazione complessa”. Sospendere l’asporto dopo le 18 “è una riflessione che stiamo facendo in queste ore. Purtroppo in alcuni casi attorno all’asporto poi si costruiscono assembramenti negli spazi antistanti. Ascolteremo il Cts, le regioni, il Parlamento, ma non possiamo permetterci ancora aggregazioni di persone, siamo ancora in una fase epidemica. Il vaccino è una speranza ma le misure sono ancora necessarie ad evitare un aumento incontrollato dei contagi. Nessuno – ha aggiunto – sottovaluti la serietà della situazione. Conservare il modello per fasce” ma “con abbassamento delle soglie per entrare in una zona: RT 1 per quella arancione, 1.25 per la zona rossa. Pensiamo di intervenire anche sugli indici di rischio anche per facilitare gli ingressi in arancione, ad esempio per le Regioni a rischio alto”, ha concluso il ministro della Salute.

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