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Focus – Demme come Iverson: è lui The Answer di questo Napoli

Demme

The Answer, la risposta. Il soprannome di Allen Ezail Iverson venne coniato dal suo clan e viene fatto risalire al 1994. Doveva essere “la risposta” all’assenza di una star nell’NBA dopo Michael Jordan, lo fu sicuramente per i problemi dei Philadelphia 76ers, che nel 1996 cercavano un uomo franchigia per risalire la china. Lo è – a suo modo – anche Diego Demme nel Napoli che vuole (definitivamente) prendere in mano il Napoli. La positività al Covid-19 di Fabian Ruiz ha spalancato le porte al mediano italo-tedesco, sbarcato ai piedi del Vesuvio un anno esatto fa ma mai diventato un titolare fisso (soprattutto in questo primo atto di stagione) con Rino Gattuso. Il plus/minus del basket focalizzato sul calcio.

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A verbale va messo che Diego è un giocatore che la porta non la vede tanto spesso, inutile girarci intorno. Ma è determinante nello scacchiere azzurro e per una serie di motivi: a partire dal nome, che tanto fa sognare questa piazza, da oltre trent’anni. Poi, se i risultati pendono dal lato della truppa partenopea sono (anche) merito della sua buona stella. Un amuleto, un portafortuna. Non è Jorginho, ma ha i tempi di gioco giusti, non è Hamsik ma accompagna sempre l’azione, si fa trovare al posto giusto quando è in fase offensiva e aiuta la difesa (anche se non è Allan), la protegge. Fioretto e sciabola, istinto pensato. La risposta, insomma. E il Napoli, ora più che mai è chiamato a dare risposte importanti sul campo nelle prossime settimane, così da tenere più che salde le speranze di un ritorno in Champions League nella prossima stagione e alimentare il sogno tricolore che resta ancora alla portata. Ci proverà passando anche attraverso i piedi di Demme che con la Fiorentina ha dimostrato di poter incidere anche sotto porta. In questo senso, approfittando dell’assenza di Fabian, Demme potrebbe giovarsi per far capire al suo tecnico di essere spendibile in maniera più funzionale in quel particolare (e unico) ruolo davanti alla difesa che solo Diego può occupare. Per il modo in cui è diventato determinante e per il posto che si è conquistato nel mondo (Napoli). Senza farsi troppe domande. The Answer è (anche) qui.

di Andrea Fiorentino

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