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Torino, Nicola si presenta: “La priorità è la costruzione di un gruppo di uomini”. Cairo: “Lo accontenterò sul mercato”

Davide Nicola

Dalla sala stampa dell’Olimpico Grande Torino, le prime parole di Davide Nicola da allenatore dei granata. Presente anche il patron, Urbano Cairo, e il responsabile tecnico Davide Vagnati che, secondo le ultime indiscrezioni raccolte dall’ambiente torinista, sarebbe anch’egli in bilico dopo il congedo a Marco Giampaolo.

Torino, Nicola si presenta: “La priorità è la costruzione di un gruppo di uomini”. Cairo: “Lo accontenterò sul mercato”

Urbano Cairo fa da cerimoniere alla presentazione del nuovo tecnico del Toro, Nicola: “Mi ricordo di Davide da giocatore, era uno dei capitani in quel gruppo che ci portò alla promozione. Mi fa effetto essere qui a presentarlo come allenatore. Non è una bella giornata perché quando presenti un nuovo allenatore vuol dire che ne hai esonerato uno. Mi dispiace per Giampaolo, a lui ero legato, avrei voluto iniziasse un ciclo qui con noi, così non è stato e gli auguro in bocca al lupo per il futuro. Presentiamo ora Davide, con lui c’è stato un ottimo rapporto in quell’anno, poi il rapporto è rimasto. Come allenatore ha dimostrato di saper fare molto bene il suo mestiere per la sua carica, per la sua capacità di interagire e creare empatia. La squadra fu costruita in 7-10 giorni, fu un miracolo conseguire quella promozione con un gruppo magari non eccelso tecnicamente ma fatto di uomini veri, uomini puri. Ricordo la finale col Mantova: all’andata Abbruscato sembrava non poter essere disponibile perché aveva un problema all’occhio, io gli misi a disposizione il mio oculista di fiducia, riuscì ad essere in campo e segnò il gol che mantenne viva la speranza. Poi nel ritorno con una grande partita riuscimmo a ribaltare il risultato grazie anche a quel gol di Nicola…”

L’intervento del diesse Vagnati: “Ringrazio Giampaolo, ora con Nicola. Ha dimostrato grande voglia di venire qui, mi ha colpito la sua voglia di mettersi a disposizione e partire appena è stato contattato. Volevo fare un punto su ciò che è stato: sono dispiaciuto, ritengo che il presidente abbia poche colpe. Le scelte sono condivise, ma in primis le ho fatte io. La prima responsabilità è mia. Sono però convinto che si potrà cambiare l’inerzia della stagione, abbiamo giocatori che lo possono fare. I ragazzi sanno che devono e possono dare di più. Nicola è stato bravo a far sentire responsabili i giocatori, sono convinto che ne usciremo”.

La parola passa infine al diretto interessato: “Perdonate per la voce – esordisce Davide Nicola -, abbiamo già iniziato ad usarla molto (sorride, ndr)… Ringrazio la società per avermi scelto per questa missione in questa società così gloriosa e importante. A me interessa iniziare da subito e non perdere troppo tempo. Bisogna agire su delle priorità che sono quello che ci serve per imprimere subito un cambio. Saluto comunque mister Giampaolo, ho sempre il massimo del rispetto per tutti i miei colleghi. La prima cosa che ho detto ai ragazzi? Io ho la volontà di costruire un gruppo di uomini. Con relazioni schiette, produttive, educate. Ma senza relazioni schiette non si costruisce un gruppo che vada oltre le difficoltà. Noi abbiamo bisogno di venire al campo, stare bene tra di noi e in armonia. A me non interessa quello che è successo prima, ho guardato e ho seguito ma non spetta a me giudicare. A me interessa quello che si farà da oggi. Ho appena terminato il terzo allenamento e sono partito da quelle che ritengo essere le priorità. La prima è la costruzione di un gruppo: i risultati sono la conseguenza delle relazioni che si instaurano. Io non chiederò mai risultati ma anzitutto la prestazione: è importante scendere in campo senza la paura di sbagliare. A me interessa che applichino quei principi che io chiedo loro. Il gruppo è disponibile. A Benevento voglio una squadra che non abbia paura di sbagliare. Chi fa sbaglia. Io voglio che i giocatori seguano i principi che sto impartendo. Credo ciecamente in questi ragazzi e dobbiamo dimostrare determinate cose. Per me questa è una sfida. Io sono certo del fatto che costruendo relazioni importanti possiamo toglierci dai problemi; è importante la gestione delle emozioni, di cui non si può essere schiavi. Spesso si ritiene che la strada per un obiettivo sia dritta, ma a volte si deve zigzagare. L’importante è tenere sempre a mente l’obiettivo e sono sicuro che i ragazzi possano capire quello che intendo. Mercato? Io per ora penso solo alla partita di domani. Dobbiamo ottenere il massimo da chi c’è a disposizione”.

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