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Coronavirus Italia, Magrini (Aifa): “Da aprile vaccineremo 10 milioni di italiani al mese”

Vaccini

“Da Pasqua in avanti potremmo essere in grado di vaccinare 10 milioni di cittadini e più al mese. Ci aspettiamo che non tardi il vaccino di Johnson & Johnson il cui dossier è in corso di valutazione presso Ema”. Lo ha dichiarato, in un’intervista a Il Corriere della Sera, il direttore dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nicola Magrini, commentando l’andamento della campagna vaccinale nazionale anti-Covid e chiarendo i dubbi sul vaccino AstraZeneca, verso il quale “non bisogna essere diffidenti”.

Coronavirus Italia, Magrini (Aifa): “Da aprile vaccineremo 10 milioni di italiani al mese”

Il direttore generale dell’Aifa ha annunciato che “con AstraZeneca ci stiamo orientando ad allungare il periodo a 12 settimane tra prima e seconda dose: sempre restando nell’intervallo approvato, gli studi dicono che aumentando le settimane, aumenta anche l’efficacia. Può salire all’82%. Mi sembra una buona notizia. In Italia è prevalso il parere di Aifa per cui a partire dal dossier dell’Agenzia europea per i medicinali si è visto che i dati di efficacia stimabili erano limitati agli under 55”, ha dichiarato Magrini, ricordando che il farmaco di AstraZeneca è comunque registrato per tutti, anche per gli anziani, e che la produzione di anticorpi è stata dimostrata in tutte le fasce d’età. “In questa crisi globale, in attesa di dati certi noi suggeriamo che tutti gli anziani (sopra i 65 anni) e i pazienti a rischio ricevano i vaccini di Moderna e Pfizer. Stiamo cominciando con gli ultraottantenni”. Sugli anticorpi monoclonali. “Gli anticorpi monoclonali sono potenzialmente promettenti per una certa tipologia di pazienti ben definita, quindi si è deciso di dare un’apertura all’uso in via eccezionale e temporanea. Non è un’approvazione piena”. “Abbiamo scelto di non attendere il parere dell’Ema e usare la procedura d’emergenza che permette ai Paesi di autorizzare un farmaco in circostanze di particolare gravità. L’hanno fatto anche Francia, Germania: è un modo per affrontare un’eccezionale epidemia con strumenti eccezionali”, ha concluso Magrini.

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