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PSG-Basaksehir, la Uefa assolve Coltescu dalle accuse di razzismo

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ULTIME UEFA – Sebastien Coltescu, quarto uomo durante la sfida PSG-Basaksehir, accusato di razzismo nei riguardi di Achille Webo, allenatore in seconda del club turco, non ha utilizzato terminologia di natura razzista. Ecco quanto emerge dal sito rumeno ProSport che ha comunicato in esclusiva la decisione della Uefa.

PSG-Basaksehir, la Uefa assolve Coltescu dalle accuse di razzismo

Cade l’accusa di razzismo nei riguardi di Sebastien Coltescu. La Uefa, attraverso la relazione della Commissione Etica e Disciplina, ha indagato su quanto accaduto durante PSG-Basaksehir e non ha riscontrato espressioni di natura razzista nei confronti di Achille Webo. Non ci sarà quindi nessuna azione disciplinare ai danni di Coltescu. “Quel nero” e “il nero” sono le parole utilizzate dal quarto uomo per identificare Webo. Secondo il rapporto linguistico, queste due espressioni rumene non sono da considerare peggiorative o negative: i migliori dizionari inglesi affermano esplicitamente che il termine “nero” usato come aggettivo non è offensivo.

Tuttavia prosegue ancora l’inchiesta per foul language, ossia linguaggio inappropriato. Quel che è certo è che Coltescu non arbitrerà più in Europa, non essendo più internazionale dal 2021. In Romania invece continua ad arbitrare regolarmente.

Le parole di Coltescu

“Ringrazio tutti quelli che hanno presentato la notizia dal primo momento nel modo giusto, senza esagerazioni e deviando dalla verità. Sarò a disposizione del calcio romeno fino alla fine. Non arbitrerò più in campo internazionale, dove la mia esperienza si è conclusa, ma solo per motivi di età”. Questo il commento di Coltescu riportate dalla redazione di Sky Sport.

Antonio Del Prete

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