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Spezia, Italiano: “La mia testa è concentrata al presente. Siamo contenti, ma la categoria è tremenda. Mi ispiro a Zeman”

Vincenzo Italiano

“Non tutte le partite che abbiamo giocato le abbiamo affrontate come contro il Milan sabato. Dobbiamo cercare di continuare in questo modo, se sarà così possiamo ben sperare per il futuro prossimo”. Così Vincenzo Italiano, mister degli aquilotti spezzini, ai microfoni di Tuttomercatoweb Radio.

Spezia, Italiano: “La mia testa è concentrata al presente. Siamo contenti, ma la categoria è tremenda. Mi ispiro a Zeman”

“Nonostante tutte queste difficoltà avute stiamo facendo qualcosa di straordinario – ammette Italiano, allenatore rivelazione di questo primo scorcio di stagione -. Stiamo cercando di salvaguardare quello che ci siamo conquistati lo scorso anno, passiamo un ottimo periodo ma questa categoria è tremenda e non dobbiamo distrarci. Dobbiamo continuare come stiamo facendo in questo momento. Abbiamo fatto una gran bella partita sabato (contro il Milan, ndr). Non tutte sono state come quelle con il Milan ma siamo a sei mesi di lavoro. Tutte le squadre devono cercare di maturare, siamo stati capaci sabato di esprimerci al meglio. Dobbiamo continuare così. Se la crescita è questa, ci lascia ben sperare per il futuro. In cosa siamo cresciuti? Soprattutto nell’esperienza, perché questa squadra ha tanti debuttanti e stranieri che non hanno mai conosciuto la categoria. Ci siamo costruiti in ritardo, ci siamo dovuti adattare, ma più passano le partite e più dimostriamo che possiamo batterci contro chiunque. Siamo contenti di questa crescita. Abbiamo faticato ma ora stiamo dimostrando che il lavoro paga. Il paragone con Zeman? I complimenti fanno sempre piacere, poi l’accostamento è con un grande tecnico. Sono cresciuto nel suo mito, era uno spettacolo vedere le sue squadre per come interpretavano le gare, chi ama questo mestiere non può non vedere cosa lui abbia fatto con Foggia, Roma, Pescara, Lazio… Tante cose sono state fonte di ispirazione per il mio lavoro. Quando si ragiona sul fatto di non concedere tanto all’avversario, di non farlo esprimere al meglio negli ultimi venti metri, serve essere più coraggiosi in campo. Certo, va fatto con intelligenza e con i tempi giusti e con un grande affiatamento tra i reparti. Per ora questa strategia la usiamo per soffrire meno e togliere le certezze a tanti campioni e grandi squadre. Chi gioca meglio in A? Sono rimasto stupito da tutte, c’è grande preparazione strategica. Abbiamo visto il Sassuolo, Il Milan, l’Atalanta, la Roma, tutte stanno facendo vedere i propri valori. Importanza dell’allenatore? I protagonisti principali sono i calciatori. Poi l’allenatore deve preoccuparsi di farli rendere al massimo, di farli stare a proprio agio. Ad esempio Agudelo è un esterno, non stava rendendo al 100%, quando abbiamo avuto la necessità di sfruttarlo in mezzo all’area sta venendo fuori. Va sempre fatto il bene della squadra. L’accostamento a una big? Il mio futuro in questo momento è pensare settimana dopo settimana di portare a termine questa stagione e cercare di raggiungere il nostro obiettivo. Ora c’è una nuova società, tutto è stato fatto in grandissima velocità. Vedremo i loro programmi e cosa propongono. Pronto per il grande salto, magari alla Sarri? Non riesco ad immaginare il mio futuro ora. Sono partito dalle categorie inferiori, ho fatto ottimi risultati ma non so come andrà a finire. La testa ora è solo concentrata sul presente e sullo Spezia. Non mi pongo limiti, come fanno tutti. Siamo la seconda squadra più giovane della Serie A. Se continuano a crescere e maturare così, possono diventare calciatori di livello. Pobega? E’ al primo anno in A, ha già fatto prestazioni di livello, è bravo ad arrivare sempre alla conclusione, fisicamente è strutturato, ha forza, ha tutte le caratteristiche per diventare un grande calciatore. Deve lavorare ancora, perché ha grandissimi margini di miglioramento. Ricci? Sono convinto che possa crescere, ce ne sono pochi intelligenti come lui. Si sacrifica anche per la squadra e si ritaglierà un grande spazio in questa categoria. Scudetto? Ci sarà molta più battaglia rispetto agli ultimi anni. Ce ne sono tante lì davanti”.

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