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Napoli, Normanno (Pascale): “Osimhen e variante africana? Non sappiamo quale sia il campione originario”

Osimhen

Nicola Normanno, direttore del dipartimento di Ricerca dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione G. Pascale di Napoli, è intervenuto a Radio Punto Nuovo, circa il caso di variante africana accostata al calciatore napoletano Viktor Osimhen.

Napoli, Normanno (Pascale): “Osimhen e variante africana? Non sappiamo quale sia il campione originario”

La variante del virus Sars-CoV-2 isolata a Napoli registra finora un centinaio di casi nel mondo, ma è la prima volta che viene individuata in Italia. Lo ha detto Nicola Normanno a Radio Punto Nuovo, direttore del dipartimento di ricerca dell’Istituto Pascale di Napoli, a proposito della scoperta della variante resa nota nella serata di ieri. “La variante isolata a Napoli è stata già identificata anche in altri Paesi come Gran Bretagna, Danimarca, ma non abbiamo conoscenze reali sul suo grado di potere di infettività. Ha delle similitudini con la variante inglese, ma più rara. Fortunatamente a Napoli si è limitato ad un solo caso, non ne sono stati individuati altri, ma dobbiamo abituarci e monitorare la situazione perché il virus è in continuo mutamento. Più aggressività? Non abbiamo questo dato. È diversa, ma bisogna abituarsi e nel futuro potremo trattarla come l’influenza stagionale. Confermare o smentire la variante portata da Osimhen? Abbiamo selezionato diversi casi che potevano essere interessanti da analizzare, i campioni arrivati erano anonimi, pertanto è impossibile stabilire di chi fosse. Ricerca a Napoli? È fatta di continua collaborazione, abbiamo sviluppato nuove tecnologie e una volta trovata la variante, ci siamo confrontati con colleghi dell’ISS che studiano il Coronavirus da 25 anni. In una situazione di pandemia, bisogna uscire dai personalismi, stiamo tutti mettendo a disposizione le nostre conoscenze. Situazione vaccini in Campania? La disponibilità del vaccino è un problema mondiale. In funzione di questa storia delle varianti, prima si vaccina una popolazione, prima evitiamo che circolino e si creino nuove varianti. Bisognerà sviluppare nuovi approcci, accettare che ci siano più industrie a sviluppare i vaccini. Adesso è facile dire che sono stati fatti errori, se ne faranno anche altri, ma parliamo di una situazione senza precedenti. Dichiarazioni del governatore Zaia sui vaccini? Faccio un altro mestiere, non entro nel merito. In questo ragionamento c’è qualcosa che non fila. Ci sono contratti tra l’Unione Europea ed aziende farmaceutiche, quindi se stanno vendendo sul mercato nero, bisogna portarli in galera. Se sul mercato nero ci sono vaccini che non sono stati approvati, bisogna fare attenzione a non cadere in qualcosa che potrebbe essere, non nocivo, ma inefficace”, ha concluso.

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