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Torino, Cairo: “Lavoriamo per il rinnovo di Belotti. Ora siamo compatti, bravo Nicola. Su Gravina e i diritti tv…”

Cairo

Intervenuto ai microfoni di Rai Radio 1, il presidente dei granata e della Rcs Urbano Cairo si è detto soddisfatto per il campionato, soprattutto visti i progressi dell’ultimo mese, quelli della gestione Davide Nicola. Il patron ha anche affrontato l’argomento rinnovo del suo capitano, sulle decisioni in Lega calcio e la questione diritti televisivi.

Torino, Cairo: “Lavoriamo per il rinnovo di Belotti. Ora siamo compatti, bravo Nicola. Su Gravina e i diritti tv…”

“Con il Cagliari è stata una vittoria importante. Nicola sta facendo un buonissimo lavoro, ha ridato molta positività e compattezza, molta concretezza. Le cose vanno meglio, adesso dobbiamo restare umili e con i piedi per terra e cercare di continuare il cammino positivo che abbiamo cominciato con lui. Poi tutto è migliorabile, ma certamente la squadra ha dato un buon segnale. Belotti? Ha fatto tanti gol, ha uno spirito da trascinatore. Il matrimonio Torino-Belotti è stato molto positivo e deve continuare. So che ci sta lavorando Vagnati, poi scenderò in campo anche io. L’obiettivo è questo e quando ci sarà qualcosa di nuovo da annunciare lo faremo. Da parte nostra c’è tutta la volontà di rinnovare e credo che anche lui non possa che avere questa idea. È da sei anni al Toro, ha fatto tanto per il Toro e il Toro ha fatto molto per lui. Gravina? Dobbiamo molto a lui, è molto riformatore, ha fatto un gran lavoro dal punto di vista della giustizia sportiva.” Cairo ha ammesso che l’anno scorso era tra i contrari alla ripresa del campionato “ma sbagliavo, ha avuto ragione Gravina a riprendere, seppur a porte chiuse. Ha fatto scelte molto oculate, è una persona che sa molto di calcio e credo che meriti la riconferma, io certamente lo voterò”, ha chiarito. Sui diritti tv. “Siamo favorevoli da mesi all’ingresso dei fondi privati nella costituenda media company della Lega che dovrebbe gestire tutti i diritti televisivi domestici e internazionali. Se ne parla almeno da giugno dello scorso anno. Credo che sia un’operazione strategica per cambiare il modo di governare la Lega, che ha avuto delle pecche negli ultimi 8-9 anni. Ricordo che nel 2012 il calcio italiano aveva un monte totale di diritti tv pari a 900 milioni di euro ed era secondo solo alla premier League. Ma davanti alla Liga che ne aveva 700, però oggi è arrivata a due miliardi, mentre il calcio italiano è arrivato a un miliardo e 350 milioni. Poi secondo me sono state fatte alcune scelte sbagliate, La Lega non ha gestito bene la materia ed oggi siamo al quarto posto in Europa. Per questo siamo favorevoli all’ingresso dei fondi come scelta strategica. Non solo perché portano risorse, ed anche importanti, ma per poter mettere a capo della gestione della Lega dei manager molto capaci come si è fatto in altri sport, vedi ad esempio l’automobilismo. Non credo che oggi si debba fare marcia indietro solo perché i diritti televisivi domestici vanno un po’ meglio dal punto di vista dei ricavi di quello che si pensava. Non bisogna avere una visione solo tattica, ma guardare ad una gestione più globale. Se poi c’è chi cambia idea per tattica o per altre motivazioni non meglio precisate, non fa una bella figura”.

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