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Coronavirus Italia, nuovo Dpcm valido fino al 6 aprile. Speranza: “Non possiamo allentare le misure. In 5 regioni terapie intensive sopra la soglia critica”

Speranza

Il ministro della Salute al Senato sulle nuove disposizioni per il contrasto della pandemia: “Unità nazionale contro l’emergenza. Siamo all’ultimo miglio, non abbassare la guardia”. “I vaccini devono essere un bene comune accessibile a tutti: no a proprietà esclusiva dei brevetti”.

Coronavirus Italia, nuovo Dpcm valido fino al 6 aprile. Speranza: “Non possiamo allentare le misure. In 5 regioni terapie intensive sopra la soglia critica”

“I ritardi di alcune forniture dei vaccini, che pure ci sono, non cambieranno l’esito della partita: il Covid è destinato a essere arginato. Finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel. Ma bisogna essere chiari: in questo ultimo miglio non possiamo assolutamente abbassare la guardia: non ci sono oggi le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia. Non sottovalutare le difficoltà e i rischi è indispensabile per tentare di evitare una nuova diffusione incontrollata del contagio, che metterebbe nuovamente in crisi i nostri ospedali e renderebbe più difficile la nostra campagna di vaccinazione. Non è un problema italiano: è il mondo nel quale viviamo che non è in una condizione di sicurezza, perché ancora forte è la circolazione del virus e perché si fanno strada varianti con un tasso di contagiosità elevato. E resta, purtroppo, molto alto il numero delle vittime”.

Speranza ha poi affermato che è “evidente che le principali nazioni europee, governate da maggioranze politiche e forze di diverso orientamento, hanno scelto dopo la prima ondata una linea comune di massimo rigore per arginare la diffusione della pandemia. L’Italia si muove nel solco di questa linea europea di prudenza, di cautela e di primato della difesa del diritto alla salute”.

“La pandemia non si batte solo con il buon governo centrale o territoriale – ha aggiunto – l’arma in più è la collaborazione attiva di ogni persona. Quanto più siamo in grado insieme di trasmettere un messaggio di coesione rispetto alle decisioni assunte. Le polemiche disorientano i cittadini sempre più stanchi dalla lunga crisi: è indispensabile dire sempre al verità al Paese sull’andamento della pandemia. Dire la verità al Paese, è un obbligo che dobbiamo avvertire forte, anche quando queste verità sono scomode. L’indice Rt – ha spiegato il ministro della Salute – si avvia con le misure attualmente in vigore a superare la soglia di 1, e i tecnici ci spiegano che con Rt sopra 1 il numero di casi aumenta costantemente in modo significativo, il che potrebbe portare al sovraccarico dei servizi sanitari”. “L’incidenza è ancora lontana dal consentire identificazione e tracciamento dei contatti. Abbiamo le terapie intensive in 5 Regioni sopra la soglia critica. E negli ultimi giorni – ha avvertito – si consolida un aumento complessivo dei ricoverati”.

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