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FOCUS – Napoli, i numeri di Victor Osimhen: presto per dare giudizi, ma le aspettative…

Osimhen

Bisogna fare una premessa, Victor prima di arrivare a Napoli aveva appena 76 presenze tra i professionisti nel calcio per club. Nonostante abbia un’età in cui il talento calcistico è già piuttosto formato, stiamo parlando di un giocatore il cui valore è ancora tutto da definire e i cui limiti, così come i margini di miglioramento, non sono ancora chiari. Se da una parte questo può essere un valore aggiunto, perché magari il giocatore è più malleabile di altri più “formati”, dall’altra sarebbe ingiusto aspettarsi troppo da lui. Soprattutto se c’è un’aurea negativa attorno al contesto che lo rappresenta…

FOCUS – Napoli, i numeri di Victor Osimhen: presto per dare giudizi, ma le aspettative…

“Lento, banale, scontato. In avanti non convince. Anticipato spesso e volentieri dai difensori orobici non riesce mai a rendersi davvero pericoloso. Davvero male per l’acquisto più caro della storia del Napoli.” L’ultimo giudizio nei suoi confronti è stato impietoso. Eppure è il contesto per lui ideale (o almeno sembrava): una squadra giovane, un campionato che esalta il talento tecnico e fisico e un contesto tattico perfetto per lui. Nel gioco di transizioni lunghe del Lille Osimhen era un pesce nell’acqua: lanciato in campo aperto sembrava devastante in accelerazione. Una squadra che giocava con lui e per lui (forse a questo alludeva Andrew, il fratello, qualche giorno fa). Oltre alle aspettative il trasferimento di Victor a Napoli portava con sé anche diversi interrogativi, mai (nemmeno parzialmente) risolti. Non tanto e non solo sulle qualità di un giocatore che è ancora un work in progress, ma sulla strategia politica del Napoli, che investe su un attaccante profondamente diverso dal modello di centravanti che ha avuto nel suo recente passato. E da qui che vengono fuori tutti i dubbi, ai quali non devono comunque essere trascurati infortunio e contagio da Covid. Victor sembra nato per campionati intensi e dai ritmi alti, dove gli spazi sono più ampi e i suoi difetti tecnici possono venire nascosti più facilmente. Al Napoli rischiano di mancare quegli spazi che ne esaltavano le conduzioni e i movimenti senza palla. Osimhen è un giocatore meno tecnico, meno associativo, meno presente in area di rigore dei suoi predecessori. Un centravanti che, in generale, produce meno. Allora forse le probabilità di successo di Osimhen all’ombra del Vesuvio dipenderanno da quanto le due parti – il giocatore e la squadra – sapranno venirsi in contro: lui dovrà assimilare i principi tattici e tecnici di un calcio più associativo, il Napoli dovrà sviluppare il suo talento a partire da qualità che nessuno dei suoi ultimi attaccanti ha avuto nel recente passato. Intanto l’affare è del Lille (titolano i quotidiani nazionali): 70 milioni e primo in Francia. Il centravanti tra infortuni ed ambientamento vuole tornare subito in campo per dimostrare il suo valore, la sua fame di calcio. Ma forzare i tempi, almeno con lui, non sarebbe giusto. Con lui no.

di Andrea Fiorentino

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