SUPERLEGA DE LAURENTIIS AGNELLI – Aurelio De Laurentiis ha presenziato ma non è intervenuto nel corso dell’assemblea straordinaria della Serie A. I colleghi hanno parlato, lui ha sorriso, fatto qualche smorfia ma nulla di più. Questo è quanto scrive l’edizione odierna de Il Mattino, che ha raccontato della reazione del patron azzurro alla nascita della Superlega di Agnelli con Milan e Inter.
Superlega, ieri l’assemblea di Serie A: ecco cosa è successo
Il presidente azzurro sarebbe rimasto spiazzato per i tempi, ma non dalla nascita della nuova competizione perché lui sapeva che qualcosa stava succedendo. Probabilmente essendo membro Eca pensava di gestire meglio le operazioni. Ieri non ha speso una parola né a favore né contro Agnelli e gli altri scissionisti: De Laurentiis ha deciso di non schierarsi. Posizione di convenienza? Secondo il quotidiano sì, perché nella top 20 ci sarebbe spazio per cinque wind-card. Tuttavia Il Mattino racconta dell’imbarazzo del presidente del Napoli, forse perché il numero uno della Juventus era suo allenato nel boicottaggio dei fondi ai fondi, per la cessione dei diritti tv Dazn-Tim e nella lettera di sfiducia a Dal Pino. “Ecco, De Laurentiis ora scopre di aver stretto una specie di patto con il diavolo, perché in questo momento agli occhi del mondo del calcio, Agnelli è il nemico pubblico numero uno”. Per molti presidenti, Agnelli avrebbe usato il malcontento di De Laurentiis e Lotito (ieri assente perché inibito) per raggiungere i propri obiettivi.
Serena Grande
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