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UEFA, Ceferin, ira su Agnelli: “Io ingenuo? Meglio che bugiardo. I club ribelli pagheranno le conseguenze”

UEFA Ceferin

Pace fatta? Sembra di sì, ma prima di un’eventuale tregua Aleksander Ceferin vuole togliersi qualche sassolino dagli scarpini. “Io troppo ingenuo alle promesse di Agnelli? Potrei essere stato ingenuo, ma dico sempre che è meglio essere ingenuo che bugiardo”. Così il numero uno dell’UEFA in un’intervista al media sloveno 24ur.

UEFA, Ceferin, ira su Agnelli: “Io ingenuo? Meglio che bugiardo. I club ribelli pagheranno le conseguenze”

“Quando l’ho sentito (Andrea Agnelli, ndr)? Sabato ho ricevuto chiamate da 5 dei 12 club, mi hanno detto che avrebbero firmato. Allora ho chiamato Agnelli e mi ha detto che non era vero, che erano “stronzate”, che era tutto inventato. Gli ho detto che se era così avremmo potuto uscire con una dichiarazione pubblica. Mi ha detto: ‘Perfetto, prepara una bozza’. Quando l’ha vista ha detto che non gli piaceva molto la bozza, che l’avrebbe cambiata un po’ e mi avrebbe richiamato. Ma non ha più chiamato e ha spento il telefono”, ha aggiunto Ceferin. “Secondo me, non c’è mai stata una Super League. Era un tentativo di stabilire una fantomatica lega dei ricchi che non seguisse alcun sistema, che non avrebbe tenuto conto della piramide del calcio in Europa, della sua tradizione e cultura”, ha continuato Ceferin. E ancora: “Ci hanno tutti sottovalutato. È tipico delle persone che sono per lo più circondate da chi annuisce e dice loro di essere il migliore, il più bello e il più intelligente. Probabilmente hanno sottovalutato me e l’intera situazione, mi sorprende che non sapessero in quale situazione si trovassero. Ma ora mi aspetto che in futuro nessuno nel mondo del calcio mi sottovaluti”

Le semifinali di Champions League, le cui gare di andata sono previste per la prossima settimana, non sono in pericolo, ha assicurato il presidente UEFA, riferendosi al progetto della Superlega, naufragato nel giro di 48 ore. “Ci sono relativamente poche possibilità che le partite non si svolgano, ma in futuro sarà diverso”, ha detto Ceferin in una intervista trasmessa ieri sera da Pop Tv, emittente slovena. “La chiave è che la stagione è già iniziata. Se cancelliamo gli incontri, i canali televisivi chiederanno un risarcimento”, ha detto. Appena si era manifestata la nascita della Superlega, la UEFA aveva minacciato l’esclusione da tutte le competizioni nazionali e internazionali per i 12 club dissidenti, tre dei quali sono ancora in lizza nell’edizione in corso della Champions (Manchester City, Chelsea e Real Madrid). Il Real ospiterà il Chelsea martedì, mentre il City giocherà mercoledì in casa del Paris SG, club è rimasto fedele alla UEFA. Ceferin, che ieri aveva invitato a “ricostruire l’unità” del calcio europeo, ha anche avvertito che i club dissidenti “subiranno le conseguenze” della loro iniziativa, nel frattempo pubblicamente ripudiata da 10 dei 12 club ‘fondatori’. Gli unici che non si sono ancora tirati indietro restano Real Madrid e Barcellona. Per quanto riguarda i club britannici, “terremo conto del fatto che hanno ammesso il loro errore” ha detto Ceferin. Ma se gli altri “vogliono partecipare alle nostre competizioni, dovranno contattarci e noi dovremo risolvere i problemi”, ha aggiunto, riferendosi alle consultazioni in corso con l’ufficio legale della UEFA.

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