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CorrSport – Maradona, la perizia: “Equipe medica responsabile della morte! Cure inadeguate e carenti, è stato lasciato a se stesso”

Maradona

ULITME MARADONA – A distanza di mesi dalla morte di Maradona, si continua ad indagare per capire le cause del decesso e se c’era possibilità di salvarlo. La Procura indaga per scoprire se ci sia stato un crimine da parte del medico Leopoldo Luque e della psichiatra Agustina Cosachov. Secondo gli esperti convocati dalla Procura Federale di San Isidro, il team sanitario non ha fornito cure all’ex idolo di Napoli.

CorrSport – Maradona, la perizia: “Equipe medica responsabile della morte! Cure inadeguate e carenti, è stato lasciato a se stesso”

Ecco quanto riporta la perizia degli esperti convocati da John Broyad, procuratore generale di San Isidro: “Le azioni del team sanitario che si è preso cura di Diego Armando Maradona sono state inadeguate, carenti e avventate. E’ stato lasciato a se stesso.

Sebbene sia controfattuale affermare che Maradona non sarebbe morto se fosse stato adeguatamente ricoverato, tenuto conto della situazione documentata nei giorni precedenti la sua morte, in un centro sanitario polivalente che riceve cure secondo buone pratiche mediche, concordiamo sul fatto che avrebbe avuto maggiori possibilità di sopravvivenza.

Maradona ha cominciato a morire almeno 12 ore prima delle 12:30 del 25 novembre scorso. Ha presentato segni inequivocabili di un periodo agonizzante prolungato, motivo per cui concludiamo che il paziente non è stato adeguatamente controllato dalle 0.30 del mattino del giorno della sua morte.

Si può dedurre dai documenti che sono stati analizzati da questa Commissione Medica Interdisciplinare, che l’equipe medica curante si è resa responsabile della morte del paziente, dimostrandosi assolutamente indifferente alla situazione, non modificando i comportamenti e il piano medico-sanitario, mantenendo le suddette dannose omissioni ed abbandonando al caso lo stato di salute del paziente.

L’assistenza infermieristica durante la permanenza nella casa di Tigre, dopo aver lasciato la Clinica Olivos, è afflitta da carenze e irregolarità. A Maradona non sono stati prestate le cure e l’assistenza corrette da parte del personale medico-infermieristico né nei tempi né nella forma adeguata, come dettato dalle norme di buona pratica. Non ci sono registrazioni di cure psicologiche a casa.

L’équipe medica curante doveva analizzare, attraverso studi complementari, con il massimo rigore scientifico, i cambiamenti riguardanti la morfologia del corpo del paziente rispetto alle sue abitudini (ritmo del sonno, umore, difficoltà di movimento e agitazione). È impossibile ignorare le discrepanze tra le registrazioni, le dichiarazioni, l’evoluzione clinica e i risultati dell’autopsia poiché le cause dello scompenso del paziente non sono mai state registrate, motivo per cui il paziente non è stato trattato o adeguatamente controllato e l’evento finale, che non è stato rilevato, ne ha causato la morte”. Questa la ricostruzione del Corriere dello Sport.

Antonio Del Prete

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