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Copa America, l’omaggio a Maradona prima di Argentina-Cile è da brividi. Intanto emergono nuove rivelazioni sulla morte di Diego…

Prima del fischio d’inizio di Argentina-Cile (terminata 1-1 grazie ai gol di Leo Messi e dell’ex Napoli Edu Vargas), un fantastico omaggio per Diego: lo stadio Olimpico Nilton Santos di Rio de Janeiro ha regalato un tributo emozionante per il diez per antonomasia. Sulle note di “Live is life” degli Opus, uno spettacolare ricordo dell’eterno Diego, scomparso lo scorso 25 novembre all’età di 60 anni. Una morte che si porta dietro strascichi pesanti, ultime in ordine di tempo le dichiarazioni di un infermiere notturno…

Copa America, l’omaggio a Maradona prima di Argentina-Cile è da brividi. Intanto emergono nuove rivelazioni sulla morte di Diego…

La scomparsa di Diego Armando Maradona ha lasciato un vuoto incolmabile a tutto il mondo del calcio, ed ancora più in particolare nel calcio sudamericano. L’Argentina ha perso il suo rappresentante di spicco, ed ogni occasione è buona per ricordarlo, celebrarlo. Uno spettacolo con musica e fuochi d’artificio è andato di scena allo stadio Nilton Santos, dove si è disputata Argentina-Cile di Coppa America (terminata 1-1), in onore a Maradona. Pochi minuti prima dell’inizio della partita c’è stato un tributo al numero dieci di Napoli e nazionale argentina con tante immagini e ricordi dalla sua leggendaria carriera: un emozionante video in 3D che è diventato subito virale sul web.

Intanto, la procura argentina, che sta indagando sulla morte di Diego, ha avviato gli interrogatori… Un giallo troppo complicato. Gli sviluppi del caso e nuove rivelazioni sulla tragica morte di Diego, prende contorni ancora (se ce ne fosse bisogno) più ambigui. Ricardo Almiron, l’infermiere notturno di Diego Maradona, ha negato di aver abbandonato il suo paziente a una lenta agonia, sostenendo che gli era “stato ordinato di non svegliarlo”. Almiron, 37 anni, è il primo membro dell’equipe medica a comparire davanti alla procura argentina che indaga sulla morte, lo scorso novembre, dell’ex stella del calcio. “I suoi superiori gli hanno detto di non disturbare il paziente. Il mio assistito ha avuto la saggezza di svolgere il suo compito senza che il paziente si sentisse sopraffatto”, ha detto l’avvocato Franco Chiarelli all’uscita dall’interrogatorio nella procura di San Isidro, durato circa sette ore. Secondo il legale, il suo assistito “ha notato alcuni segnali di allarme”, che ha trasmesso, ma che potevano interpretare solo “i professionisti che avevano una visione globale della situazione”. Inoltre non era stato informato dei problemi cardiaci del paziente. L’infermiere notturno è sospettato di aver mentito sostenendo che Maradona dormiva e respirava normalmente poche ore prima della morte, circostanza smentita poi dall’autopsia. Altri sei membri dell’equipe medica di Diego, tra cui il suo medico personale e psichiatra, saranno ascoltati dalla procura argentina nell’ambito di un’inchiesta per “omicidio colposo con aggravanti” aperta dalla procura di San Isidro. Quest’ultima ritiene che la morte, avvenuta il 25 novembre 2020, sia il risultato di negligenza professionale da parte dei medici che l’avevano in cura. I sette membri del personale infermieristico sono accusati di non aver assicurato “la corretta somministrazione dei farmaci prescritti e degli psicofarmaci”.

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