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Fedele: “De Laurentiis? Mi aspetto che si parli poco del passato e molto del futuro, con programmi chiari e non elettorali”

De Laurentiis
Fedele: "De Laurentiis? Mi aspetto che si parli poco del passato e molto del futuro, con programmi chiari e non elettorali"

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Enrico Fedele, dirigente.

Fedele: “De Laurentiis? Mi aspetto che si parli poco del passato e molto del futuro, con programmi chiari e non elettorali”

“De Laurentiis? Mi aspetto che si parli poco del passato e molto del futuro, con programmi chiari e non elettorali. Magari con un dimensionamento verso il basso e che si tenterà di andare in Europa. Se poi si dice che si lotta per lo Scudetto comincia la solita tiritera. La chiarezza dev’essere importante e non bisogna avere paura di dire la verità, di confessare il proprio stato e di andare avanti con le proprie forze e andare avanti. Queste cose bisogna dirle. Venderebbe se ci fosse l’occasione? Credo che ci sia stato qualcosa ma non sulle sue aspettative, parliamo in termini chiari: oggi il core business di De Laurentiis è il calcio, non esistono altri asset che diano tanto quanto il calcio. Quando ci sono interessi commerciali e non c’è la grande passione ci si siede sempre al tavolo.

Castrovilli? Buon giocatore. Pezzella mi piace, coprirebbe un ruolo scoperto. Zappacosta? Si giocherebbe il ruolo con Di Lorenzo. L’Atalanta deve essere un modello da emulare, ha un settore giovanile da fare invidia a tutti. Investe circa 3 milioni di euro, ha uno stadio da proprietà, un management importante. Deve generare sprone più che invidia. Il Napoli lo stadio di proprietà non ce l’ha, così come il settore giovanile.

Gaetano? A Napoli non giocherebbe, deve giocare da un’altra parte. Mi auguro che ora che è diventato papà capisca certe cose. Salernitana? Ci sono delle regole, inutile fare gli scudi. Vero che 30 giorni per vendere sono pochi, non si aspettavano di andare in Serie A. Casertana? Mi piange il cuore. Si vogliono fare le cose in grande e poi si aspetta l’ultimo giorno per iscriversi? Ho telefonato al presidente Farina e parlavamo proprio di questo.

Italia-Belgio? Farei giocare Chiesa e terrei in panchina Verratti. Farei giocare anche Locatelli. C’è un dato di fatto: l’Europeo è molto modesto, non ci sono squadre che sanno difendere, ai quarti di finale è arrivata l’Ucraina che ha vinto 2 partite. Non si sa dove e come si gioca, pur di fare business. Allora approfittiamone”.

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Claudio Agave

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