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Juventus, Allegri si ripresenta: “Ringrazio i club che mi hanno cercato, ma sono tornato qui per vincere. Su Dybala e CR7…”

Allegri

Emozionato e sorridente, pronto ad una nuova affascinante sfida. Da figliol prodigo. L’Allegri 2.0 comincia ufficialmente oggi, in conferenza stampa, dove con Max è presente un raggiante Andrea Agnelli, che da buon anfitrione fa gli onori di casa ed è pronto a scrivere insieme all’allenatore un nuovo capitolo della storia bianconera, dopo due tentativi non andati proprio secondo le aspettative con la “rivoluzione a metà” griffata Sarri e l’afflato Pirlo…

Juventus, Allegri si ripresenta: “Ringrazio i club che mi hanno cercato, ma sono tornato qui per vincere. Su Dybala e CR7…”

In un momento in cui tante panchine si sono reinventate alla velocità della luce, il rischio di aspettare e non essere padroni del proprio destino era alto. Allegri torna alla Juventus e la carta è bianca. Non c’è più Fabio Paratici, il bastian contrario del suo regno pragmatico e non giochista, quello che aveva tramato per mandarlo via. Ora c’è lui e nessun altro, il trono è pronto: Re Max riabbraccia dopo due anni. Agnelli lo definisce “un percorso naturale, ci siamo visti tante volte negli ultimi due anni. Abbiamo fatto una valutazione sulla stagione in corso e quando abbiamo scelto di fare dei cambiamenti, è stato individuato Max come allenatore”. Allegri non nasconde l’emozione e le belle sensazioni provate durante il suo ritorno: “Sono emozionato e divertito. Ci stiamo ritrovando, visto che ho avuto per lo più giovani nella prima settimana, e ora tornano gli elementi della Prima Squadra. Bando ai sentimentalismi, ora comincia un nuovo capitolo. Ho a disposizione una ottima squadra e stiamo cercando di sistemarla, ci sono tanti giovani che devono e possono migliorare. Con loro ci sono dei giocatori anziani, che in primis sono Ronaldo, Chiellini e Bonucci: loro devono essere un valore aggiunto per la società e fare da esempio per i più giovani, far capire cosa è la Juventus. Qui quello che è stato fatto rimane alla storia, io ho passato cinque anni meravigliosi, e ora iniziamo un nuovo ciclo di lavoro. Dobbiamo arrivare a marzo e cercare di centrare gli obiettivi”.

“Mi inorgoglisce che la Juve mi ha richiamato e l’affetto dei tifosi – aggiunge Allegri -, saranno importanti se ci sarà la riapertura degli stadi. Quello che è stato fatto non serve per portare trofei futuri, da ora bisogna solo pensare a quello che dobbiamo fare. Il DNA della Juve è ben preciso, le vittorie sono arrivate con sacrificio e impegno. Trovo una squadra che ha vinto un campionato con Sarri e due trofei con Pirlo, riparto da quello che mi è stato lasciato. Sono tornato per vincere, oltre alla riconoscenza e la scelta che ho fatto, anche se ringrazio i club che mi hanno cercato”. Ronaldo e Dybala. “Cristiano è un calciatore straordinario e un ragazzo intelligente, è tornato da pochi giorni e ci ho parlato. Gli ho detto che questo è un anno importante e che sono felice di ritrovarlo, ma gli ho detto anche che ha una responsabilità maggiore vista la sua età. Ha fatto 130 gol con la Juve, i numeri parlano per lui, ma da lui mi aspetto molto anche come esperienza. Ci sarà una gestione per tutti i giocatori e vale anche per lui. Sarà un anno importante anche per Paulo, è un giocatore che fa gol, un valore aggiunto e l’ho ritrovato molto bene. Come presenze sarebbe il capitano della Juve dopo Chiellini, sono molto contento della squadra che ho a disposizione, specie per l’entusiasmo che ho trovato nei ragazzi. Paulo ha dei numeri che sono dalla sua parte, anche se l’anno scorso non è stata un’annata straordinaria. Ora ha 28 anni e ho avuto una ottima percezione, ho ritrovato un uomo dopo due anni: si rende conto che è un anno importante e si è presentato nel migliore dei modi. Paulo fa gol e questo nel calcio è molto importante, conto molto su di lui”. Sulla nuova serie A. “Nel calcio italiano ci sono allenatori importanti, sono tornati Spalletti e Mourinho, c’è Sarri alla Lazio, Inzaghi all’Inter. L’Inter ha vinto lo Scudetto ed è la favorita, noi dobbiamo fare un percorso che ci porti a maggio a vincere il campionato. Poi c’è la Supercoppa, c’è la Coppa Italia e c’è la Champions, deve essere un desiderio, da parte di tutti. Ora pensiamo a passare il primo turno, un passo alla volta”.

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