Si entra nel vivo del campionato e il Napoli non molla di un centimetro. L’ultima vittoria, la settima, consecutiva, contro la temibile Fiorentina, tra le squadre rivelazioni di stagione. Luciano Spalletti prosegue il suo percorso senza troppe incertezze, contando su un organico talentuoso, di qualità e gradualmente più esteso. Ci sono tre nomi che “mancano all’appello”, per infortunio. Con la rosa al completo, il Napoli amplierà ulteriormente la sua energia in campo?
Il Napoli di Spalletti attende il rientro di Mertens, Demme e Ghoulam: il meglio deve ancora venire?
L’interrogativo appare doveroso, per una squadra che sta mostrando davvero tanto. Un volto coraggioso, un senso di appartenenza e un carattere invidiabile. Del Napoli altalenante, con un profilo psicologico-emotivo non del tutto convincente, per adesso non c’è spazio. Sette vittorie su sette in campionato, con un percorso maggiormente problematico, fino a questo momento, in Europa League. Prossimo avversario di Serie A è il Torino di Juric e gli azzurri di certo non vogliono sfigurare. Si viaggia verso altri tre preziosissimi punti, per blindare il primo posto.
Mertens, il veterano che può ancora stupire
Tra i meriti del tecnico di Certaldo rientra sicuramente il suo graduale inserimento dei giocatori in sua disposizione, con un’arte raffinata del turnover. Pochi minuti per Dries Mertens, contro il club viola. Si attende il turno di Diego Demme e di Faouzi Ghoulam, in recupero dopo l’ennesimo infortunio. La rosa di Spalletti attende grandi talenti, giovani e veterani. Soprattutto l’attesa è rivolta al belga, il bomber più prolifico nella storia del club partenopeo e l’uomo che sa ancora sorprendere e abituare ad un livello di calcio incredibilmente elevato. Nella stagione più straripante del Napoli, dopo l’era Sarri con i 91 punti in classifica, la squadra insegue un obiettivo immenso ma raggiungibile, puntando non solo su coloro i quali hanno già dato grande prova di merito e di forza, ma anche sui nomi non ancora scesi in campo. La domanda è allora lecita: il meglio deve ancora venire?
Emiliana Gervetti
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