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Caso tamponi Lazio, la sentenza: due mesi di inibizione a Claudio Lotito

Claudio Lotito presidente lazio

Terminato il processo-bis della giustizia sportiva per quanto riguarda il caso tamponi della Lazio che vede implicati Claudio Lotito e i medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia. Il tutto è stato discusso davanti alla Corte federale d’appello della FIGC presieduta da Marco Lipari.

Caso tamponi Lazio, la sentenza: due mesi di inibizione a Claudio Lotito

Il presidente della Lazio era stato squalificato in primo grado a sette mesi di inibizione decisi dal Tribunale federale. La situazione si era poi ribaltata in secondo grado con i 12 mesi decisi dalla Corte d’Appello Federale, sanzione che avrebbe fatto scattare l’automatica decadenza dal consiglio federale in cui è stato eletto in quota Lega A. Da lì il ricorso della Lazio al Collegio di garanzia del Coni che aveva chiesto una nuova valutazione alla Corte Federale. “La corte presieduta da Marco Lipari, chiamata dal Collegio di Garanzia del Coni ad effettuare una nuova valutazione della misura della sanzione sul ‘caso tamponi’ legato alla Lazio, ha parzialmente accolto i reclami proposti dal presidente del club, Claudio Lotito, dai medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia e dalla S.S. Lazio, determinando la sanzione in 2 mesi di inibizione per Lotito e in 5 mesi di inibizione per Pulcini e Rodia. La società biancoceleste è stata sanzionata con 50mila euro di ammenda”, si legge dal comunicato della FIGC.

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