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Mpasinkatu: “Osimhen e Barrow sono forti ma devono essere più concreti. Coppa d’Africa? La FIFA non può imporre nulla” [ESCLUSIVA]

Osimhen
A Radio Marte nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma è intervenuto Malu Mpasinkatu, dirigente.

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Malu Mpasinkatu, dirigente.

Mpasinkatu: “Osimhen e Barrow sono forti ma devono essere più concreti. Coppa d’Africa? La FIFA non può imporre nulla” [ESCLUSIVA]

“Osimhen e Barrow sono due giocatori di alto livello, anche in Coppa d’Africa saranno protagonisti ma ora dovranno essere protagonisti nelle loro squadre. Osimhen deve cercare di lasciare il Napoli primo, Barrow deve tenere il Bologna nelle zone in cui sta navigando adesso. Sono due giocatori forti, che hanno qualcosa di simile, sono rapidi e dotati di buona tecnica. Tutti e due devono ancora migliorare nella finalizzazione, manca un po’ di killer instinct, devono essere più concreti. Creano più occasioni anche del previsto, poi però quando hai due occasioni con una difesa ermetica devi sfruttare le occasioni che ti crei. Devono essere più risolutivi quando hanno più occasioni da gol. Oggi per il Napoli può essere una partita del genere, il Bologna verrà a giocare la sua partita e cercherà di concedere il meno possibile.

Coppa d’Africa annullata o spostata? Assolutamente no, la Coppa d’Africa ci sarà, gli impianti in Camerun sono già testati anche nella Coppa d’Africa dedicata ai giocatori che giocano in loco a febbraio 2021. Gli impianti sono pronti, l’unico problema è che si gioca nel momento in cui in Europa si svolgano i maggiori campionati. Ogni continente ha il suo calendario, quello dell’UEFA con la CAF non c’entra nulla. La FIFA? In questa situazione a livello politico non conosciamo le prove di forza, non può imporre niente.

Nel 2019 il problema non c’era perché si è giocato a giugno e luglio, Koulibaly peraltro arrivò scarico. In Africa si giocava a 35-36°. Il Camerun fa parte dell’Africa centrale e a giugno-luglio è il mese delle grandi pioggie, tante partite non si sarebbe potuto giocare. I calciatori non devono essere costretti a scegliere tra il papà e la mamma, diciamo così. Il club ti dà da mangare, la Nazionale ovviamente ti fa ricordare.

Nel Napoli bisognerà avere dei giocatori che saranno in grado di sostituire i giocatori che andranno in Coppa d’Africa”.

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Claudio Agave

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