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Coronavirus Campania, De Luca: “Situazione inizia ad essere preoccupante”

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“Stiamo vivendo una situazione che comincia ad essere preoccupante. Oggi – dal bollettino dell’Unità di Crisi della Regione Campania – abbiamo 654 positivi: è pur vero che la Campania è la regione che esegue più tamponi molecolari di tutte ma stiamo registrando, ormai da due settimane, una tendenza all’aumento dei positivi”. Così il presidente della Campania durante il suo consueto appuntamento social del venerdì.

Coronavirus Campania, De Luca: “Situazione inizia ad essere preoccupante”

Dettagli, raccomandazioni e anche rassicurazioni. “La metà di questi sono persone non vaccinate – ha chiarito Vincenzo De Luca durante il suo intervento -. Sono quelli che praticamente vanno a finire in ospedale e poi in terapia intensiva. C’è però un altro 50% di contagiati che sono invece vaccinati, anche con doppia dose. Questo significa che con il passare dei mesi la capacità di protezione degli anticorpi va esaurendosi e dobbiamo prepararci ad una campagna di massa per la terza dose. Personalmente l’ho fatta venerdì scorso e come vedete – toccando ferro – godo di ottima salute”. Il presidente della Regione ha poi raccomandato la popolazione: “In Campania stiamo utilizzando vaccini sicuri, Pfizer e Moderna. Invito tutti comunque a mantenere comportamenti di grande prudenza: uso della mascherina sempre, al chiuso ed all’aperto e lavaggio delle mani frequente. Ci avviamo verso la stagione invernale, dovremo prepararci a fare la terza dose per tutto il personale scolastico tra dicembre e gennaio, compreso il personale sanitario per avere ospedali sicuri ma rischiamo una sovrapposizione di problemi quello Covid e quello dell’influenza stagionale”.

Sulla quota 100. “Quota 100 è costata all’Italia un sacco di miliardi. Draghi sta ponendo rimedio a una misura insostenibile. Non ci possiamo consentire il lusso di pagare 40 anni di pensione a chi non lavora”. Sui prossimi impegni. “Martedì avremo un incontro a Roma con il ministro dei trasporti Giovannini sul piano di ripresa nazionale su cui la Campania riceverà oltre sette miliardi per grandi infrastrutture, concordate con Ferrovie dello Stato e Anas. Il pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ndr) – ha detto – prevede una grande centralizzazione di interventi o dai ministeri o da grandi aziende nazionali. Martedì facciamo punto della situazione, avremo mesi impegnativi per fare in modo che queste risorse vengano investite. Il grande punto di domanda resta la palude burocratica e la semplificazione delle procedure, altrimenti possiamo fare tutta la programmazione ma faremo fatica a concretizzare i progetti”.

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