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Improta: “Napoli, non mi fascerei la testa. Infortuni? Meglio un asino vivo che un cavallo morto”

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Improta: "Napoli, non mi fascerei la testa. Infortuni? Meglio un asino vivo che un cavallo morto". Le sue parole

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Gianni Improta, opinionista.

Improta: “Napoli, non mi fascerei la testa. Infortuni? Meglio un asino vivo che un cavallo morto”

“Indubbiamente gli incidenti di percorso che riguardano gli infortuni muscolari sono talmente chiari che non deve far pensare in maniera pessimistica. Chiaramente i calciatori si stanno sobbarcando un onere fisico che li porta a gestire questi infortuni. Io dissi qualche mese fa che sarebbe stato meglio uscire dall’Europa League, i problemi di affaticamento poi si sono affacciati ed evidenziati. Però non dobbiamo drammatizzare perché il Napoli ha un’ottima rosa. Tutte le squadre che disputano competizioni internazionali vanno in difficoltà per questo motivo. C’è anche una dose di sfortuna o fortuna ma non mi preoccuperei più di tanto. Mi è dispiaciuto vedere il Napoli rimontato dal Sassuolo ma certamente qualcosina appartiene anche agli infortuni.

Sono stati riconfermati un po’ tutti ed eravamo contenti. Sono arrivati Anguissa e Juan Jesus e il Napoli è comunque primo in classifica. Purtroppo bisogna fare di necessità virtù, non bisogna fasciarsi la testa. Il coraggio lo devono mostrare le seconde linee. Certamente il Napoli perderà una struttura iniziale che finora ha portato la squadra a essere prima. Sarà una battaglia dura ma del resto bisogna mettere in campo chi è efficiente. Si dice che sia meglio un asino vivo che un cavallo morto. Io non mi fascerei la testa, a maggior ragione stando vicini ai ragazzi”.

Claudio Agave

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