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Barcellona, Aguero: “Smetto di giocare, la salute prima di tutto”

Aguero

L’indiscrezione è di qualche giorno fa, ora arriva anche l’annuncio ufficiale del diretto interessato. Commozione e lacrime copiose. Ma anche la convinzione di “aver fatto tutto al meglio”. In una conferenza stampa organizzata al Camp Nou, alla presenza del presidente del presidente del Barcellona Joan Laporta, l’attaccante argentino Sergio Aguero ha annunciato il ritiro dal calcio giocato a causa di problemi cardiaci.

Barcellona, Aguero: “Smetto di giocare, la salute prima di tutto”

“Vi comunico che ho deciso di smettere di giocare a calcio: è un momento molto duro. Per il problema che ho scoperto un mese fa. Sono nelle mani dei medici. Sono molto felice per la mia carriera. Gioco a calcio da quando ho 5 anni”. El Kun conferma dunque quel che già si sapeva da settimane: l’aritmia di cui soffre è incompatibile con l’attività agonistica. Quasi non riesce a parlare, si prende delle pause lunghe, non trattiene le lacrime. Ad un certo punto parte una clip con i suoi gol più belli e lui nemmeno si volta a guardarla. Comprensibile. “Le cose succedono per una ragione – continua Aguero -. Grazie al Barcellona che mi ha accolto benissimo, a chi è oggi qui che mi è sempre stato vicino. Alla mia famiglia, alla mia Nazionale. Credo di aver preso la decisione giusta, ho cercato di fare il possibile per aiutare i miei compagni a vincere. Grazie ancora a chi mi ha aiutato a crescere negli anni. Ora mi sento bene. La prima settimana è stata davvero dura. Quando ho fatto il primo test fisico in clinica i medici mi hanno detto che c’era una grande possibilità di non poter più giocare a calcio, ho dovuto somatizzare, non è stato facile. Quando mi hanno detto che era definitivo, mi ci sono voluti ancora un po’ di giorno per elaborarlo. Adesso sto bene ma sì, è stato difficile. Vorresti continuare a vincere sempre più cose, ma sono molto felice per i titoli che ho vinto, penso di aver fatto tutto il meglio per me e per il club, perché dico sempre che alla fine il giocatore fa parte di una squadra e tutto quello che ho fatto è stato aiutare la squadra e il club. Mi è successo 33 anni e non prima, meno male che mi è successo ora e non prima”, conclude Sergio. Cosa farà? Si dedicherà ai suoi figli e alle sue passioni oltre al calcio, le auto e la musica. Intanto – ed era prevedibile – l’affetto social per el Kun non si è fatto attendere: sono migliaia i messaggi di vicinanza per l’attaccante ex genero di Maradona, dall’amico Messi ai connazionali Di Maria e Lautaro. E poi Francesco Totti, il City, Atletico Madrid ed Independiente.

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