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Napoli, parla uno degli azzurrini coinvolti nell’affare Osimhen: “Usato dal club per una plusvalenza, mai stato a Lille”

Osimhen

Parla Luigi Liguori, attaccante classe 1998 inserito dal Napoli nell’operazione che ha portato Victor Osimhen all’ombra del Vesuvio insieme al portiere Orestis Karnezis e ad altri due baby, Luigi Manzi e Ciro Palmieri. Nello scambio complessivo di oltre 20 milioni, che si sommavano ai 70 sborsati per l’attaccante nigeriano, il ragazzo fu valutato 4 milioni. Ora il calciatore racconta la sua verità al quotidiano La Repubblica.

Napoli, parla uno degli azzurrini coinvolti nell’affare Osimhen: “Usato dal club per una plusvalenza, mai stato a Lille”

All’epoca giocava in prestito alla Fermana, in Serie C. “A giugno 2020 mi chiamò il Napoli e mi disse: vieni a Castel Volturno, dobbiamo parlare – dichiara Luigi Liguori -. Siamo andati io e il mio procuratore, la società ci ha offerto due opzioni: potevo rinnovare per un anno e restare, o accettare di andare al Lille e firmare per tre anni, entrando nell’operazione Osimhen. Voi che avreste fatto? Ne ho parlato con il mio agente e ho accettato. Il 30 giugno abbiamo firmato con il Lille. Però non siamo mai andati a Lille. Nemmeno per firmare. Hanno mandato i contratti a Napoli e abbiamo firmato a Castel Volturno. Noi non volevamo più andare in Francia, allora ci hanno proposto di lasciare sul tavolo i due anni di contratto e accettare una buonuscita. Purtroppo io non sapevo tutto. Loro non è che ti dicono che volevano fare plusvalenza. Ci hanno detto solo: il Lille vuole tre giovani e noi abbiamo pensato a voi. Poi col passare delle settimane abbiamo scoperto tutto, ma ormai eravamo coinvolti, non potevamo più fare nulla”, ha spiegato l’ala destra, oggi in Serie D, all’AC Ercolano 1924. “Con gli altri due ragazzi coinvolti nell’operazione (Manzi e Palmieri, ndr) ci sentiamo spesso e tra di noi ci diciamo: noi avevamo tre anni di contratto. Ci siamo bruciati per colpa del Napoli. Perché noi non sapevamo nulla“.

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