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TicketOne, Bardelli: “Capienza stadi ridotta? Sono molto arrabbiato, danno economico enorme! Pensare a Napoli-Barcellona al 50% mi fa soffrire. I no vax devono stare a casa!” [ESCLUSIVA]

Maradona
Photo by Fabio Sasso/Imago)
A Radio Marte nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma è intervenuto Amedeo Bardelli, Area Sport di TicketOne.

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Amedeo Bardelli, Area Sport di TicketOne.

TicketOne, Bardelli: “Capienza stadi ridotta? Sono molto arrabbiato, danno economico enorme! Pensare a Napoli-Barcellona al 50% mi fa soffrire. I no vax devono stare a casa!” [ESCLUSIVA]

“Capienza stadi ridotta? Sono molto arrabbiato per questo. Altro danno enorme che si fa sia per le società di calcio che al pubblico, così come anche a noi che da quest’attività abbiamo guadagni e dobbiamo gestire dipendenti. Ridurre dal 75% al 50% non risolve assolutamente nulla. Il protocollo prevedeva già certe cose, si poteva pure arrivare al 100%. Ora ci saranno le piante a scacchiera, dopo la campagna abbonamenti molte società dovranno ricollocare i posti. Non serve questo per risolvere il problema. Una delle cose che bisognerebbe fare è impedire ai non vaccinati di fare tutto. Se noi andiamo a guardare i dati chi si ammala in ospedale e muore sono i non vaccinati. A cosa serve tutto questo?

Solo a pensare che per Napoli-Barcellona dobbiamo avere il 50% della capienza soffro tantissimo. Si stava riprendendo, adesso torniamo indietro per colpa di chi? Di chi non vuole assumersi la responsabilità di dire che i non vaccinati devono stare fuori e non andare da nessuna parte. Danno economico per le società? Milioni di euro, parliamoci chiaro. Parlo anche di società che non sono con noi. Il danno è enorme. Già col 75% si fa fatica, la gente comunque ha paura a stare in mezzo alle altre persone. Però per i grandi match le risposte di pubblico erano notevoli. Ora questa situazione creerà un danno economico per le società che viaggiano anno per anno.

Sullo stadio di Napoli abbiamo fatto degli investimenti, per esempio la tornelleria è stata completamente messa a nuova. Abbiamo dovuto forzare il controllo dei biglietti sui prepalmari. Anche questo è stato un costo”.

Claudio Agave

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