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Dieci piccoli indiani a Torino fanno un figurone. Mertens chiama, Chiesa risponde LE PAGELLE

Napoli

Spalletti (anche se in panchina ci va il suo vice, Domenichini) schiera i tre giocatori richiamati dall’Asl Napoli 2 e gli azzurri strappano un buon punto a Torino. Segna Mertens nel primo tempo, pareggia Chiesa nella ripresa. I campani mantengono il vantaggio in classifica sulla squadra di Allegri. Il rischio adesso è principalmente quello di un’ammenda amministrativa, ma di certo la violazione consapevole e pubblica delle norme non può ben disporre il governo, anche in vista dell’incontro del 12 per risolvere il caos in cui è piombato il calcio.

Dieci piccoli indiani a Torino fanno un figurone. Mertens chiama, Chiesa risponde LE PAGELLE

La prima notizia della serata è che i tre fermati dall’Asl 2 Napoli Nord, Rrahmani, Lobotka e Zielinski, sono regolarmente allo Stadium, pronti a scendere in campo. Qui si entra in uno scenario nuovo, di cui francamente non abbiamo notizie specifiche. Pare che il Napoli possa rischiare una multa amministrativa, ma un territorio dove una Asl smentisce un’altra è un terreno di complicata gestione per chi scrive. Di questi tempi di confusione, poi… Tempi in cui il calcio, e quasi tutto lo sport, ha cambiato le proprie condizioni di esistenza. Gara chiave in ottica qualificazione alla prossima Champions League. Il risultato finale premia il coraggio dei dieci piccoli indiani azzurri (più Ospina), che si esaltano nelle difficoltà, mentre conferma la mancanza di continuità della Juve, capace di partire con aggressività, perdersi e poi ritrovarsi nell’arco di 95 minuti più Iva. Sfruttando al minimo sindacale il momentaneo stop dell’Atalanta (che non ha disputato il match contro il Torino). Il Napoli (molto rimaneggiato per via delle positività al Covid e dei tre partecipanti alla Coppa d’Africa) ci prova ma non passa. Azzurri a -5 dal Milan.

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny 6; Cuadrado 6, Rugani 6.5, de Ligt 6, Alex Sandro 5 (dal 30′ st De Sciglio 6); McKennie 6, Locatelli 6.5, Rabiot 5.5 (dal 21′ st Bentancur 5.5); Chiesa 6.5 (dal 36′ st Kulusevski NG), Morata 5.5 (dal 30′ st Kean 6), Bernardeschi 6 (dal 21′ st Dybala 6). Allenatore: Allegri 6.

NAPOLI (4-2-3-1):

Ospina 6: nulla gli si può imputare in occasione della rete subita, provvidenziale (in negativo) la deviazione fortuita di Lobotka.

Di Lorenzo 7: con lui celebriamo il pacchetto difensivo azzurro che è riuscito ad impedire alla batteria offensiva juventina quasi tutto, eccezion fatta per l’acuto di Chiesa. Grande attenzione, concentrazione feroce che tradisce la forza di arrivare in capo al mondo.

Rrahmani 6: di forza, di fisico, di potenza. I suoi dirimpettai a strisce bianconere non sono clienti facili da gestire, lui li aspetta sul fronte per affrontarli di petto.

Juan Jesus 6.5: tiene Morata lontano dalla porta, attira su di sé il pressing dello spagnolo e libera i colleghi del centrocampo con intelligenza.

Ghoulam 6.5: notte da incorniciare per il terzino algerino, buttato nella mischia per forze di causa maggiore. Qualche sprazzo del vecchio Faouzi, qualche timore. Ma va là, la sua prestazione è stata più che positiva.

Lobotka 6.5: trottolino tignoso, un brutto cliente per Mckennie e Locatelli, resta basso a controllare il traffico davanti alla difesa. In maniera impeccabile.

Demme 6: diligente, al solito, ma meno spregiudicato. Gioca con buona incisività, ma non è sempre lucido nel possesso.

Politano 6: Parte col piglio giusto. Cala un po’ (troppo) nella ripresa. (dal 31′ st Elmas 5.5: Domenichini gli concede uno spicchio di partita delicato perché il match è già “segnato” ma la Juve ci stava credendo di più. Lui esegue, ma non è mai insidioso)

Zielinski 6: qualche guizzo dei suoi, poca convinzione nelle conclusioni e dose massiccia di pressing sulla trequarti. Condannato ad una partita di rottura e non di fattura.

Insigne 6.5: con Dries, altro peperino dell’attacco azzurro. La settimana più difficile (in termini di mercato) Lorenzo la vive con diplomazia e con grande professionalità. Combattivo e corridore. Dal suo piede nasce anche l’azione del gol del belga.

Mertens 7: uomo partita. Svaria su tutto il fronte offensivo azzurro, con il piglio di un funambolo e l’intelligenza agonistica di uno che ne ha viste e passate tante. Il gol è un’eccellente combinazione di tecnica e furbizia. (dal 43′ st Petagna NG).

Allenatore: Domenichini 6: Napoli mai domo e mai in soggezione, nonostante le difficoltà sopra riportate. La squadra regge il forcing (poco convinto) bianconero con lucidità e abnegazione.

Andrea Fiorentino

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