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Osimhen, dott. Tartaro: “Dal punto di vista tecnico è guarito, ma per giocare deve riacquisire i ritmi da partita”

OSIMHEN TARTARO – Victor Osimhen (dal punto di vista tecnico) è guarito. Lo spiega il professor Gianpaolo Tartaro, il chirurgo che l’ha operato alla clinica Ruesch dopo lo scontro di gioco con Skriniar nel corso della gara con l’Inter. L’attaccante è pronto per la sfida di domani col Bologna? Il medico frena, il giocatore deve riprendere i ritmi della partita e c’è da valutare l’aspetto psicologico anche se, racconta Tartaro, il ragazzo ha dimostrato di essere resiliente e combattivo.

Osimhen, dott. Tartaro: “Dal punto di vista tecnico è guarito, ma per giocare deve riacquisire i ritmi da partita”

“Una persona semplice e concreta nell’affrontare le difficoltà – dice Tartaro a La Gazzetta dello Sport – Con una maturità superiore ai suoi 23 anni. Probabilmente le esperienze lo hanno portato a questa filosofia di vita. In quei giorni di ricovero, prima e dopo l’intervento, mai una lacrima o un momento di sconforto, di avvilimento. Sempre pronto ad ascoltare e seguire tutte le indicazioni date. Se oggi è guarito lo deve soprattutto alla sua serietà, alla capacità di restare concentrato”. Per la partita di domani contro il Bologna, il medico chiede ancora un po’ di pazienza: “Calma. Da un punto di vista tecnico è guarito. Le sue ossa per rafforzarsi hanno sfruttato anche la forza cinetica dei muscoli e della masticazione. Fosse stato un impiegato sarebbe già tornato da tempo dietro la sua scrivania. Ma parliamo di un atleta che deve riacquisire movimenti e ritmi da partita che gli mancano da quasi due mesi. Per certi versi Victor con la faccia ci lavora. Sotto l’aspetto psicologico, avendolo conosciuto, non credo possa avere paura dello scontro fisico”.

Il centravanti azzurro dovrà indossare la machera in carbonio sia in allenamento che in partita: “Lui è come un albero giovane che crescendo sta acquisendo maggiore stabilità. Ma non può avere la stessa resistenza di un albero già cresciuto. Le sue fratture sono tutte guarite da un punto di vista medico, ma è chiaro che è un po’ più debole rispetto a un atleta che non ha mai avuto fratture. Per questo sarà indispensabile che porti la mascherina sino alla fine di marzo. Anzi fra un paio di settimane, dopo averla testata sul campo, e sulle indicazioni del giocatore, ne realizzeremo una nuova ancora più leggera”.

Serena Grande

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