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Fair Play Finanziario, dopo le spese “folli” di Juve e Inter che fine ha fatto il FPF? C’è, ma non si vede…

Dusan Vlahovic
Getty

Mosse di mercato, quelle delle due big di Serie A (o il Barca nella Liga spagnola che, nonostante una profonda crisi finanziaria, annuncia Ferran Torres e tratta con l’acquisto di Morata), che hanno fatto storcere il naso ai più. Per questo, in molti si chiedono se la scure della UEFA, tramite il celeberrimo Fair Play Finanziario, arriverà a colpire questi club “spendaccioni”…

Fair Play Finanziario, dopo le spese “folli” di Juve e Inter che fine ha fatto il FPF? C’è, ma non si vede…

Vlahovic alla Juve per 70 milioni, Gosens all’Inter per quasi 30… il mercato di gennaio in Italia (e non solo) si sta infiammando. E il FPF dov’è finito? In realtà, anche se al momento non si vede, il Fair Play Finanziario c’è. E proprio la UEFA a seguito dell’emergenza pandemica lo aveva adeguato apportando una serie di modifiche ad alcune norme per evitare di soffocare i club già messi in crisi dalla pandemia, e con inevitabili rossi di bilancio all’orizzonte. In particolare, per quanto riguarda il monitoraggio dei conti dei club, sono state adottate nuove norme sul pareggio di bilancio (break-even rule, ndr) per le stagioni 2020/21 e 2021/22, decisioni prese dal Comitato Esecutivo UEFA nel meeting del 18 giugno del 2020. E il FPF, che prevede un deficit massimo di 30 milioni di euro per i club (esclusi i cosiddetti costi virtuosi) nelle tre stagioni precedenti a quella in corso, suppone che, superata quella soglia, le società possono incorrere in sanzioni che vanno dalle multe alle esclusioni dalle competizioni UEFA per club. Un “rischio calcolato”, insomma…

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