Napoli-Milan ha presentato l’epilogo che nessuno sperava, o meglio, si sarebbe aspettato. I rossoneri venivano da un pareggio strappato all’Udinese e gli azzurri erano reduci da un’esaltante vittoria contro la Lazio. “Questo gruppo ha dimostrato di aver carattere” aveva detto Luciano Spalletti nel post partita dell’Olimpico, con enfasi di senso liberatorio, squarciando la “brutta atmosfera intorno alla squadra”. E invece, il Napoli torna a interrogarsi dopo la brutta sconfitta in casa, con un Maradona sold out che era già pronto a fare festa.
Napoli intimorito dalle big, quanti punti persi negli scontri diretti! IL DATO
Da “ci rompono sempre i co***oni” a “se non reggi le pressioni devi spostarti” non sembra lo stesso allenatore, figurarsi la stessa squadra. Eppure Spalletti ha ragione, perché se abbiamo dimostrato come il Napoli sia stato capace di cogliere tutte le occasioni offerte dalle avversarie inseguite, la squadra azzurra manca spesso il passo decisivo che consacra la crescita. Vincere ieri sarebbe stato importante per mandare un segnale al campionato, senza dubbio, ma avrebbe anche dato prova di maturità. Il Napoli non ha iniziato la stagione presentando la propria candidatura per lo scudetto, la stretta tra De Laurentiis e Spalletti era (è) per la qualificazione in Champions League. Tutto il resto è arrivato dopo.
L’evoluzione di Zielinski, l’eccellenza in difesa, il rilancio di Fabian Ruiz, la gestione del centrocampo e la prolificità di Osimhen hanno dato risultati che hanno permesso all’ambiente di sognare l’ambito titolo. Il punto è che alla prova della propria crescita fallisce, il Napoli sembra quasi intimorito quando si trova davanti alle grandi della Serie A. I dati dimostrano che negli scontri con le big non sempre è andata bene. Nel girone d’andata la compagine partenopea ha vinto solo tre incontri: Juventus, Lazio e Milan. Solo un pareggio a Roma e due sconfitte con Inter e Atalanta. Punti: 10/18 (55.5%).
Non migliora il dato del girone di ritorno – anche se mancano ancora 10 partite alla chiusura e fin qui gli azzurri hanno affrontato solo quattro big – in cui ha conquistato una vittoria e due pareggi. Un punto allo Stadium e uno preziosissimo con i Campioni d’Italia in carica, tre nel liberatorio trionfo all’Olimpico contro gli uomini di mister Sarri. Poi c’è il ko di ieri. Punti: 5/12 (41,6%). Nelle prossime dieci, il Napoli dovrà affrontare la Dea a Bergamo (03/04) e i giallorossi al Maradona (16/04).
- 3° Napoli-Juventus 2-1
- 9° Roma-Napoli 0-0
- 13° Inter-Napoli 3-2
- 14° Napoli-Lazio 4-0
- 16° Napoli-Atalanta 2-3
- 18° Milan-Napoli 0-1
- 20° Juventus-Napoli 1-1
- 25° Napoli-Inter 1-1
- 27° Lazio-Napoli 1-2
- 28° Napoli-Milan 0-1
… e Milan e Inter?
La situazione diventa interessante se si restringe in campo nel confronto degli scontri diretti di Napoli, Milan e Inter. La squadra che ha vinti di più contro le big è la formazione rossonera di Pioli, che a l’andata ha conquistato 11/18 punti, battendo Lazio, Atalanta e Roma. Nel girone di ritorno (tutte e tre hanno giocato 4 big match) ha vinto contro i giallorossi, i nerazzurri e i partenopei. Solo un pareggio con la Juventus, conquistando 11/12 punti. Meno bene, invece, l’Inter che nel girone d’andata raccoglie la metà dei punti a disposizione: vince con Napoli e Roma, perde con la Lazio e pareggia con Atalanta, Juve e Milan. Nella seconda parte del campionato trova la rivincita con la Lazio, pareggia con la Dea e gli azzurri, perde il derby (4/12 punti).
In un ipotetico girone in cui si troverebbero solo le prime tre del campionato, il Milan sarebbe al primo posto con 7 punti, l’Inter al secondo con 5 e ultimo il Napoli con 4. Questo quadro, per quanto semplicistico sia, rispecchia fedelmente l’attuale classifica di Serie A, anche con la medesima differenza punti (ovviamente senza considerare la partita col Bologna da recuperare).
Napoli bocciato alla maturità
Il Napoli non è riuscito a passare la prova di maturità che gli avrebbe dato uno slancio decisivo e inequivocabile dopo la vittoria di “carattere” all’Olimpico. Una vittoria avrebbe portato gli azzurri al primo posto, ma soprattutto la consapevolezza di essere cresciuta, di aver colmato quel gap che insegue da anni. Invece la sconfitta con zero gol e una prestazione deludente hanno suggerito qualcosa che era già evidente nei dati con le big: questa squadra ha bisogno ancora di tempo per crescere e colmare quel vuoto che può trasformare la squadra in vincente.
Serena Grande
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