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Napoli-Udinese, Spalletti: “Percepiamo un entusiasmo fortissimo. Avversari insidiosi, serve equilibrio”

Spalletti

“Dal punto di vista nostro, l’entusiasmo che percepiamo è fortissimo. Basta pensare alle ultime partite che abbiamo giocato, il percorso per arrivare allo stadio: era tutto un ‘vai frena, vai frena’. Quello è l’amore che si trasmette alla squadra, io penso che nel prossimo mercato non andremo a cercare altri tifosi, sotto questo aspetto qui siamo apposto. I nostri li abbiamo, ci bastano e gli dobbiamo sempre restituire delle soddisfazioni. Abbiamo queste nove storie da raccontare e dobbiamo essere felici e riconoscenti per questo, per esserci. Dobbiamo viverle da protagoniste queste storie perché i nostri tifosi ci sono, sono lì, sia in casa che in trasferta”. Così il tecnico azzurro alla vigilia del match contro l’Udinese, club che l’ha lanciato nel grande calcio.

Napoli-Udinese, Spalletti: “Percepiamo un entusiasmo fortissimo. Avversari insidiosi, serve equilibrio”

“Mancanza di continuità? Sono dei professionisti, si chiedono sempre se basta ciò che hanno messo nelle partite. Moltissimi si alzano la mattina per andare sopra il proprio livello, nel calcio moderno funziona così. Bisogna ribellarsi alla normalità ed aggiornarsi continuamente, noi di questi ragazzi qui ce ne abbiamo diversi, danno il massimo e si inventano anche qualcosa: è una caratteristica nostra, poi c’è il talento che fa la giocata, ma per ripetere spesso quella giocata serve il carattere dietro e l’ho visto. Che insidie nasconde l’Udinese? Le insidie sono molte, Marino e Pozzo sanno costruire per gli obiettivi che vogliono raggiungere. Marino crea ordine nelle situazioni, in campo è così, i giocatori sono scelti bene per i loro obiettivi. Le ripartenze sono un’insidia se non hai equilibrio, la forza sulle palle inattive perché hanno fisicità, e poi hanno grande estro in 3-4 elementi, elementi di livello che possono fare mercato importante. Dovremo avere equilibrio, gestire la partita ed avere chiaro cosa ci giochiamo in queste 9 storie. Percentuali scudetto? Se guardiamo la classifica, chi è davanti ha più percentuale, come chi deve recuperare una partita, ma se vediamo le percentuali basate su il valore delle 4 squadre, dico 25% ad ognuna… Ma la classifica vale”, ammette Spalletti. I gol che mancano dagli esterni d’attacco e Insigne. “Loro hanno un disegno ben preciso, faranno un blocco squadra abbastanza vicino all’area per recuperare e ripartire, perdere palla lì sarebbe un problema. Bisogna essere bravi ad andargli dietro, palleggiare in superiorità, abbiamo le caratteristiche per farlo. Calciatori tecnici tendono a prenderla tra i piedi, fare l’uno-due, lì non sono stato tanto bravo forse a dargli il comportamento di andare oltre quella barriera e riceverla dietro il blocco della linea difensiva. Lorenzo molto bene quando è entrato a Verona, s’è allenato benissimo, lunedì abbiamo fatto la partitella per portare a livello fisico anche chi non ha giocato la gara ufficiale e s’è impegnato moltissimo”. Minutaggio esiguo per Mertens e Osimhen che spesso predica nel deserto. “Lo sappiamo, sono anche i particolari che fanno la differenza, poi lo stesso discorso di Ghoulam ed altri… se Ciro non ha giocato è un po’ colpa mia, lui è bravo a farsi trovare pronto sempre anche quando lo vedi nel corridoio che con lo sguardo ti dice io ci sono, questo fa piacere e lo teniamo presente. Osimhen troppo solo? L’attacco allo spazio forse dovevamo farlo di più, io dovevo dedicargli più tempo anche se di tempo in quel periodo con tante gare non c’era e giocava chi avevamo a disposizione. Colpa mia anche quello…”.

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