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FIGC, Gravina: “Superlega? La Juventus sarebbe fuori dal campionato”

“Non hanno fatto il bene del movimento e non possono essere un riferimento governativo. Ho una maggioranza solida”. Così a La Repubblica il numero uno della Federcalcio italiana. Che non risparmia una critica al presidente del Napoli (e “formalmente” del Bari), Aurelio De Laurentiis…

FIGC, Gravina: “Superlega? La Juventus sarebbe fuori dal campionato”

“Solo un folle lega la politica al risultato sportivo – dichiara Gabriele Gravina, presidente FIGC -. Io voglio vincere, ditemi dove devo andare a piedi per vincere queste due partite e ci vado. Ma se pensassi che vincendo due partite risolverei i nostri problemi, ucciderei il calcio italiano. Tavecchio aveva il Coni contro, aveva una maggioranza risicata in un quadro di sistema totalmente diverso da quello attuale. Io sono stato eletto un anno fa, abbiamo vinto l’Europeo, ho una maggioranza solida e un ampio consenso. Non esiste l’istituto della sfiducia, se mi facessi da parte per andare al voto probabilmente verrei rieletto. Che presupposti ci sono per dimettersi? Nessuno. Mancini? Ha perso una partita delle ultime 40, gli ho fatto firmare il rinnovo prima dell’Europeo e non era scontato che lo vincessimo, anzi. Se avessimo segnato quel rigore di Roma contro la Svizzera, per me un rigorino, non staremmo a parlare di tutto ciò. Superlega e Juve? Quel contratto è un’ipotesi progettuale. Se diventasse realtà, la Juventus sarebbe fuori dal campionato italiano. La Superlega è la risposta sbagliata a un’esigenza reale. Anche l’Italia deve ragionare su come migliorare la qualità del campionato e renderlo più appetibile per i mercati in espansione come quello arabo dove al momento raccoglie poco”. Sulle multiproprietà. “La Serie A non è contro di me: lo sono solo due o tre soggetti (qui è chiaro un riferimento a Lotito e al patron azzurro De Laurentiis, ndr). Io ricevo consensi quotidianamente. Ci sono resistenze da parte di vecchi protagonisti del calcio che non hanno fatto il bene del movimento e non possono oggi essere un riferimento governativo”.

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