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Comune di Napoli, Draghi firma “Il Patto per Napoli”: 1,3 miliardi di euro in 20 anni

Pochi minuti fa è stato siglato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, e dal sindaco Gaetano Manfredi, il “Patto per Napoli”, un accordo tra il Governo e il Comune di Napoli grazie al quale, in base a quanto stabilito nell’ultima Finanziaria per aiutare i Comuni capoluogo delle Città metropolitane in gravi difficoltà economiche e finanziarie, lo Stato verserà nelle casse comunale circa 1 miliardo e 300 milioni di euro spalmati in 20 anni.

Comune di Napoli, Draghi firma “Il Patto per Napoli”: 1,3 miliardi di euro in 20 anni

“In questa sala magnifica dove un tempo sedevano i re angioini è passata la storia di Napoli e di tutto il Mezzogiorno. – dice il premier Mario Draghi, accolto nella Sala dei Baroni con un prolungato e caloroso applauso -. Una storia che ha portato Napoli a essere punto di riferimento non solo in Italia ma nel mondo. La nostra sfida è permettere a Napoli, e con Napoli al Mezzogiorno, di mantenere la centralità che merita. Con il Patto contribuiamo in modo significativo al risanamento dei conti del Comune e leghiamo il pagamento al conseguimento di alcuni obiettivi. Come l’Italia fa con il Pnrr. I Comuni sono al centro della prospettiva di sviluppo che abbiamo per l’Italia. Il Governo vuole metterli in condizione di poter programmare con maggiore serenità la crescita della loro comunità”, ha proseguito. Draghi ha parlato poi della necessità di colmare i divari territoriali che definisce “ormai insopportabili. Il reddito pro capite del Mezzogiorno è la metà di quello del Centro Nord e il tasso di disoccupazione è più del doppio. Per far ripartire il processo di convergenza fermo da 50 anni dobbiamo superare questi ostacoli. Dobbiamo ammettere l’esistenza di una questione meridionale ma dobbiamo allo stesso tempo evitare che si riduca a sterili rivendicazioni”.

Parla Manfredi – Il primo cittadino di Napoli ha preso poi la parola: “È aumentata la povertà assoluta, abbiamo una drammatica diaspora dei giovani che lasciano la città. La marginalità e i divari sono aumentati. La città perde la parte più dinamica della sua popolazione con costi sociali altissimi che stanno diventando irreversibili. Un fenomeno che rischia di minare il futuro di Napoli e che noi contrasteremo con tutte le nostre forze”.

“Il finanziamento statale – precisa nel suo intervento invece il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli – è ancorato a precisi impegni che il Comune assume, in termini di riforme e di investimenti, mutuando la logica che sottende al Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Risorse in cambio di impegni di riforme e investimenti con obiettivi di qualità e tempi certi”, sintetizza successivamente Manfredi. Qual è il futuro da costruire con i fondi del Patto e con quelle del Pnrr? “Napoli è la terza area metropolitana d’Italia con 3 milioni di abitanti, luogo in cui si concentrano problemi e opportunità dove l’impatto degli investimenti è elevatissimo.”

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