DEFERIMENTO DE LAURENTIIS – È notizia di ieri il deferimento della Figc ai danni del presidente Aurelio De Laurentiis e il medico sociale Raffaele Canonico. Il motivo è legato alla partita Juventus-Napoli, in cui Lobotka, Rrahmani e Zielinski erano stati impiegati nonostante fossero in isolamento fiduciario. Il regime era stato posto dall’ASL Napoli 2 ai tre azzurri, che non avevano completato il ciclo vaccinale con la dose booster.
CorrSera – Deferimento De Laurentiis, c’è un precedente: ecco cosa rischia il Napoli
In un’intervista per Il Corriere dello Sport l’avvocato Grassani, legale di riferimento del club azzurro, ha spiegato: “Ce lo scrivono tutte le ASL coinvolte che sia il Napoli, sia il responsabile sanitario, sia i giocatori, in occasione della trasferta di Torino, hanno rispetto le prescrizioni impartite”. Il deferimento della Figc è arrivato a seguito della conclusione delle indagini, poi sarà compito del Napoli difendersi con la possibilità di appellarsi a tutti i gradi di giudizio. Le sanzioni vanno dall’ammenda alla radiazione teoricamente, ma spunta un precedente che fa pensare alla prima opzione in caso di “colpevolezza”.
Si tratta del caso Lazio-tamponi (Immobile prima negativo poi positivo), ricorda Il Corriere della Sera. A Lotito era stata comminata, oltre all’inibizione di due mesi anche una sanzione di 50 mila euro. Quel 6 gennaio il Napoli decise di schierare i tre calciatori in fede alla quarantena soft istituita a giugno 2020 dalla Federcalcio, che consentiva agli atleti di limitare i loro spostamenti a casa e lavoro.
Serena Grande
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