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Napoli, Koulibaly: dalla vittoria in Coppa d’Africa, alla cittadinanza onoraria napoletana

Koulibaly

Kalidou Koulibaly resta tra i volti più rappresentativi del Napoli. La vittoria in Coppa d’Africa, il ruolo di comandante nella formazione di Luciano Spalletti e la cittadinanza onoraria partenopea. Il numero 26 azzurro, ai microfoni di Radio Kiss Kiss, si racconta.

Napoli, Koulibaly: dalla vittoria in Coppa d’Africa, alla cittadinanza onoraria napoletana

Vittoria in Coppa d’Africa e qualificazione ai Mondiali. E’ un anno che è cominciato alla grande per te?

“Sì è vero, è stato un 2022 che è iniziato benissimo con la Nazionale, e spero di portare ai Mondiali anche un pezzo di Napoli con me. Ma adesso sono concentrato al massimo per inseguire un sogno insieme alla nostra città”. Ancora, sul campionato: “Mancano 8 partite che possono essere tante o anche poche. Saranno 8 finali e dovremo lottare una gara alla volta. Sarà molto dura, ma noi ci saremo perché ripeto che abbiamo un sogno nel cuore come quello di tutti i tifosi azzurri nel Mondo”. Poi, l’appuntamento bergamasco di domenica, contro la squadra di Gian Piero Gasperini: “Adesso la testa è solo a domenica. A Bergamo sarà una sfida difficilissima, abbiamo sempre sofferto con loro. L’Atalanta è una grande squadra però anche noi siamo all’altezza e dobbiamo dimostrare che siamo un gran gruppo”. L’incognita per gli assenti: “Mancheranno giocatori importanti, è vero, ma abbiamo una rosa competitiva e possiamo dire la nostra. Giochiamo su un campo durissimo e bisognerà disputare una partita di grande intensità”.

Ancora, la riconoscenza e la stima nei confronti del compagno di squadra: “Domenica non ci sarà Victor ma ci sarà Mertens. Dries è un grande campione, è un uomo fantastico, è il nostro Ciro ed abbiamo tanta fiducia il lui. Dries sa benissimo cosa fare in campo e spero che domenica possa proseguire a segnare come ha sempre fatto”. Infine, la cittadinanza onoraria napoletana: “Sarebbe un bellissimo riconoscimento. Ci tengo tanto a Napoli, alla città, alla gente, all’ambiente e ai tifosi. Mi sento napoletano e sono attaccatissimo a questa terra. Amo Napoli e vorrei condividere tante gioie con i napoletani. Il calciatore passa ma l’umo resta e io vorrei restare per sempre nel cuore dei napoletani”.

Resta centrale la tematica razzismo (purtroppo) nel calcio. Al difensore azzurro sono capitati spesso episodi sgradevoli in tal senso. Ecco la sua riflessione sul tema: “Sappiamo che anche oggi ci sono episodi di razzismo soprattutto negli Stadi. Ma dobbiamo continuare a cacciare il razzismo da calcio e dal mondo. Io e altri miei compagni proseguiremo a lottare contro questo fenomeno perchè siamo tutti uniti e non esistono divisioni di razza e di lingua”.

Emiliana Gervetti

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