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25 Aprile, Mattarella ad Acerra: “Qui la strage più grave della Campania”. De Luca: “Noi del Sud protagonisti della Resistenza”

presidente sergio mattarella

“Il quadro storico è stato delineato con precisione, in cui avvenne la criminale rappresaglia che colpì, a pochi giorni dalle Quattro Giornate di Napoli, questa città del Mezzogiorno. Non fu l’unica, purtroppo, ma la più grave, in termini di vittime, della Campania”, ha detto il Presidente della Repubblica.

25 Aprile, Mattarella ad Acerra: “Qui la strage più grave della Campania”. De Luca: “Noi del Sud protagonisti della Resistenza”

“La decisione della popolazione di Napoli, della Campania e di tante altre città del Sud, di insorgere contro l’ex alleato, trasformatosi in barbaro occupante, fu una reazione coraggiosa e umana, contro la negazione stessa dei principi dell’umanità. E oggi c’è tra gli storici concordia nell’assegnare il titolo di resistente a tutti coloro che, con le armi o senza, mettendo in gioco la propria vita, si oppongono a una invasione straniera, frutto dell’arbitrio e contraria al diritto, oltre che al senso stesso della dignità. Nelle prime ore del 24 febbraio siamo stati tutti raggiunti dalla notizia che le Forze armate russe avevano invaso l’Ucraina, entrando nel suo territorio. Come tutti, quel giorno, ho avvertito un pesante senso di allarme, di tristezza, di indignazione. A questi sentimenti si è subito affiancato il pensiero agli ucraini svegliati dalle bombe. E, pensando a loro, mi sono venute in mente queste parole: “Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l’invasor“. Sappiamo tutti da dove sono tratte queste parole. Sono le prime di Bella ciao”, ha affermato il capo dello Stato.

“Quasi novanta morti, tra cui donne, anziani, bambini – ha proseguito Sergio Mattarella, ad Acerra (NA) in occasione della Festa della Liberazione dal nazi-fascismo -. Una strage che seguì a un tentativo di ribellione e che ci aiuta a comprendere maggiormente il ruolo che ebbero anche le popolazioni meridionali nella lotta di Liberazione. In Campania, soprattutto nel territorio a sud del Volturno, nelle grandi conurbazioni, da Napoli a Castellammare ad Acerra a Caserta a Capua, si verificò un alto numero di conflitti armati tra popolazione e soldati tedeschi”. A dare il benvenuto ad Acerra al Presidente Mattarella, tra gli altri il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

“Grazie Presidente – ha esordito De Luca, prendendo la parola -. È l’ennesimo gesto di affetto per la nostra comunità. Siamo qui in quella che per tanti anni è stata la Terra dei Fuochi ma che oggi possiamo definire come il territorio piu’ monitorato d’ italia. A volte nel dibattito pubblico – la sottolineatura di De Luca – si va avanti più per inerzia che per conoscenza”. Poi De Luca ha ricordato l’eccidio di Acerra, circa 90 vittime della rappresaglia nazista, tra loro donne e bambini, per evidenziare il protagonismo del Sud nelle lotte di Resistenza. “Anche nel Sud – ha sottolineato il Governatore – abbiamo avuto episodi di resistenza al Nazifascismo: qui ad Acerra, e poi Caserta, le 4 giornate di Napoli, Scafati ed Eboli. La Repubblica dell’Antifascismo è stata una sola e dovremmo recuperare questi valori di fondo della Resistenza. Per troppi anni le celebrazioni del 25 aprile sono state una liturgia stanca. Comprendiamo oggi che quei valori, oggi che c’è la guerra in Ucraina, vanno recuperati. Siamo richiamati da questi martiri – l’esortazione di De Luca – a rivitalizzare quei valori per evitare che rinsecchiscano”. Da De Luca anche l’ augurio che le ragioni della pace e del dialogo “possano prendere respiro in Ucraina”.

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