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Spalletti chiarisce la posizione di Meret: “L’errore è anche mio che gli chiedo di giocare sempre la palla con i piedi”

Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Sassuolo valido per la trentacinquesima giornata di Serie A. L’allenatore, tra le tante domande,  ha spiegato anche le condizioni fisiche e mentali di Alex Meret, reduce dall’incredibile errore di Empoli che è costato la sconfitta alla compagine azzurra.

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Spalletti chiarisce la posizione di Meret: “L’errore è anche mio che gli chiedo di giocare sempre la palla con i piedi”

Durante quest’ultima settimana si è molto parlato del tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, e del suo futuro con il club, complici le ultime apparizioni tra cui l’incredibile sconfitta di Empoli la settimana scorsa. Protagonista assoluto della disfatta al Castellani è stato Alex Meret con un clamoroso errore che ha permesso a Pinamonti di siglare il gol del momentaneo pareggio. La posizione e soprattutto il futuro del portiere friulano al momento sono due grandi punti di domanda, ai quali Spalletti ha voluto rispondere così in conferenza: “Alex sta come tutti quelli che commettono un errore, poi non lo ha commesso solo lui, anche io a chiedergli di giocare sempre la palla coi piedi. Lui a volte la vorrebbe buttare più via, ma è sempre un’impostazione mentale. Secondo me il portiere se non lo è già diventerà un calciatore di movimento. Il portiere non deve solo parare, ma anche costruire, iniziare l’azione come fanno i difensori, ci vuole il portiere bravo coi piedi. Nel migliorare questa qualità c’è il poter sbagliare qualche palla o perdere quel decimo di secondo in più. E’ un errore come tanti. Il primo errore l’ho fatto io a chiederglielo, poi qualche suo compagno vicino doveva farsi vedere ed è chiamato in causa nel suo errore, e poi ci sono quelli che dicono che dovevano recuperarla prima la palla, senza che ci fosse il calcio di rinvio. Siamo tutti coinvolti, lui ha lavorato in modo corretto. Domani per quanto riguarda la formazione può essere riscelto lui o può giocare l’altro (Ospina, ndr), sono entrambi forti.”

Carlo Gioia

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