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Insigne saluta l’azzurro. La storia d’amore con Napoli, un arrivederci con “lacrime napoletane”

Insigne

The last tarantella di Lorenzo Insigne si è ballata ieri. Non è però iniziata alle 15 ma un po’ prima. La tarantella firmata Insigne è iniziata nella tarda mattinata di Fuorigrotta. Temperatura ottima, il giusto venticello e il sole caldo per salutare il numero 24, per l’ultima volta capitano tra le mura domestiche del Diego Armando Maradona, una volta San Paolo. Lacrime, gioie, qualche risentimento per alcuni capitoli della storia azzurra che proprio non sono piaciuti. Tre gol e un risultato di cui esserne fieri, in ogni caso.

Insigne saluta l’azzurro. La storia d’amore con Napoli, un arrivederci con “lacrime napoletane”

Il primo pomeriggio del Maradona parte prima del consueto fischio. Omaggi a Lorenzo Insigne, da parte dei compagni, da parte del contestato presidente. A salutare il capitano ci sono tutti, i compagni di squadra, i figli, il suo popolo che non è sempre stato indulgente ma che nel momento giusto ha saputo mettersi dalla parte giusta. Per il capitano ieri c’erano solo applausi. Non aveva posto più nulla che non fosse di apprezzamento per l’operato, per la dedizione, per la passione di Lorenzo Insigne. I versi di De Giovanni hanno poi condito il tutto con “lacrime napoletane”, alla maniera del San Paolo.

Lobotka, il gol premia la stagione

Ma non è solo stato l’addio di Insigne, anzi, l’arrivederci. Ieri c’è stato Napoli-Genoa, una sfida senza troppe ansie per gli azzurri, già giunti al terzo posto. Tutt’altro che poco impegnativa è stata la gara per il Grifone, ad un passo dalla Serie B. Ospina ha salutato casa con la rete inviolata. I partenopei invece sono andati a segno tre volte. Victor Osimhen ha aperto le danze. Al cardiopalma, poi, Insigne dal dischetto, con una seconda possibilità che è sembrato essere stato il destino a concedergliela. La pratica genoa è stata archiviata da Lobotka, premiato da un gol che infiocchetta una stagione simil-perfetta per il centrocampista. Poi la standig ovation per il capitano e il suo giro sulle note di ” ‘O surdat nnamurat”, perché quella con Napoli, tra Insigne e Napoli, è stata e sempre sarà una storia d’amore.

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Emiliana Gervetti

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