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Italia, premiati del “Prisco” il ct Mancini e il centrocampista azzurro Barella

Mancini

Nella splendida cornice del Teatro Marrucino di Chieti a essere premiati, a due anni di distanza dall’ultima edizione, questa mattina i vincitori proclamati dalla giuria allora presieduta da Sergio Zavoli (deceduto il 4 agosto del 2020) e composta da Italo Cucci, Gianni Mura (deceduto il 21 marzo del 2020), Gian Paolo Ormezzano, Marco Civoli, Franco Zappacosta, Ilaria D’Amico e coordinata dall’imprenditore Marcello Zaccagnini, presidente del Comitato organizzatore del Premio dedicato all’avvocato e dirigente sportivo italiano, noto anche per essere stato vicepresidente dell’Inter dal 1963 al 2001, Giuseppe Peppino Prisco.

Italia, premiati del “Prisco” il ct Mancini e il centrocampista azzurro Barella

Sul palco dello storico teatro teatino il premio è andato, tra gli altri, ad Oreste Vigorito (patron Benevento), e poi un rappresentante del Bologna Calcio per Sinisa Mihajlovic. A Nicolò Barella (Inter), a causa di impegni agonistici, l’ha ricevuto alla Pinetina. Sono stati questi i vincitori, nelle rispettive categorie (Dirigenti di Società, Allenatori e Calciatori), della XVIII edizione del Premio Nazionale “Giuseppe Prisco” alla lealtà, alla correttezza e alla simpatia sportiva. A ritirare il Premio Speciale di Giornalismo “Nando Martellini”, alla sua XVI edizione è la giornalista Donatella Scarnati; la stessa commissione, inoltre, come si ricorderà, ha deciso di attribuire il “Premio Speciale della Giuria” al Commissario Tecnico della Nazionale Italiana, Roberto Mancini. Il ct azzurro, a margine della cerimonia di consegne, ha dichiarato: “L’importante quando le cose non sono andate bene è rialzarsi. Avremo delle partite in estate e poi la National League per ripartire. Nel campionato ci sono diversi giovani interessanti. Ce ne vorrebbero di più.” Su due pilastri della nazionale, capitan Giorgio Chiellini (che ha rinunciato alla maglia azzurra, a fine stagione lascerà la Juve e – forse – andrà in America) e Lorenzo Insigne, che ieri ha detto addio al suo pubblico: “L’addio all’azzurro di Chiellini? È un dispiacere per tutti – ha aggiunto Mancini – perché è stato un grande calciatore della nazionale e della Juve. Purtroppo il tempo passa per tutti. Lui ha preso questa decisione ma lasciare dopo aver vinto l’Europeo in una gara come quella di Wembley è comunque importante. Insigne? Andrà a fare una esperienza comunque importante. Ha dato tanto alla nazionale e spero che lo possa fare ancora”.

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