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L’addio di Insigne, i versi di De Giovanni recitati al Maradona: “Non pensare di potertela togliere, Lore'”

Insigne

Struggenti le parole scritte da Maurizio De Giovanni per Lorenzo Insigne, per omaggiare il suo arrivederci ai colori azzurri. Il capitano sta per partire alla volta del Canada ma il Diego Armando Maradona ha salutato egregiamente il suo numero 24 e i versi dello scrittore napoletano hanno contribuito a rendere magici i saluti.

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L’addio di Insigne, i versi di De Giovanni recitati al Maradona: “Non pensare di potertela togliere, Lore'”

Ecco, di seguito, la poesia scritta da Maurizio De Giovanni, pubblicata da Il Corriere dello Sport: “Non pensare di potertela togliere, Lore’. Non pensare proprio di potertela togliere, Lore'”.

“Non pensare di potertela togliere, Lore’.
Non pensare proprio di potertela togliere, Lore’.
Non pensare di sfilartela, come alla fine di una partita qualsiasi o di un allenamento.
Certo, è piena di sudore, perché tu sei abituato a onorarla così, fino all’ultima goccia di energia e di emozione. Certo, si sarà allungata e strappata, perché gli avversari ci provano in ogni modo a trattenerti e a strattonarti, ma tanto tu un modo di divincolarti e di puntare alla porta lo trovi sempre.
Ma non puoi togliertela, stavolta proprio no.
C’è differenza tra essere di Napoli e essere Napoletani, Lore’.
Essere Napoletani è un’altra cosa, però, e tu lo sai. Essere Napoletani significa respirare quest’aria e sentirla arrivare nel cuore, non nei polmoni. Essere Napoletani è un sentimento.
Quando sei entrato qui, a casa tua, eri un bambino con un sogno. Ti sedevi a bordo campo, aspettando che ti arrivasse un pallone da ributtare sul terreno, e sognavi di essere uno di quegli angeli con la maglia azzurra, anzi: di esserne il capitano. E rappresentare questo popolo in Nazionale, di alzare trofei. Di segnare una caterva di gol con quella maglia, e di entrare nella storia.
I sogni di un bambino sono importanti, Lore’. I sogni che si realizzano sono un miracolo, e i miracoli non passano.
Perciò no, non te la puoi sfilare questa maglia. Questa maglia è un tatuaggio, profondamente impressa nella pelle del tuo cuore. Chi è capitano di questa maglia, è capitano per sempre.
Perciò parti pure, Lore’, e porta il nome di questa città alto come una bandiera. Fai felici i tuoi tifosi, mostra intera la classe immensa che hai, fatti onore e onora sempre la maglia che hai tatuata sul cuore.
Porta con te un pezzo del nostro amore. E mi raccomando, riportacelo indietro luccicante e appassionato com’è.
Noi ti aspettiamo”. 

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Emiliana Gervetti

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